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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il Parlamento Ue boccia il Fiscal compact. “Ma la Lega ha disertato il voto”

La denuncia dell'eurodeputato del Pd Morgano dopo il no alla proposta della Commissione di inserire il patto di bilancio nei Trattati (con sanzioni automatiche per chi sgarra). “Abbiamo respinto l'austerity, ma nonostante i roboanti proclami di Salvini, il Carroccio non era presente”

Inserire nei Trattati Ue le regole del Patto di bilancio, meglio conosciuto come Fiscal compact. In modo da creare “un meccanismo di correzione automatico in caso di deviazione significativa” da parte di uno Stato membro dagli impegni sulla riduzione di deficit e debito. Meccanismo che tradotto vuol dire sanzioni immediate. Visti i tempi e l'ultima manovra presentata a Bruxelles dal duo M5s-Lega, la proposta della Commissione europea sembra scritta proprio per l'Italia. E più in generale per riportare sulla “retta via” tutti quei Paesi con i conti non in ordine. Una proposta che per il momento resta solo su carta, dato che il Parlamento Ue l'ha respinta con un voto sostenuto da Pd e 5 stelle, tra gli altri. “Ma con la sorprendente assenza della Lega,” denuncia l'eurodeputato dem Luigi Morgano

Cosa prevede la proposta

L'episodio è avvenuto oggi nella commissione Econ, dove la proposta dell'Esecutivo Ue è arrivata sulla scorta di una relazione sostenuta dal centrodestra (per la precisione, a firma della parlamentare del Ppe Danuta Hubner). Secondo il testo, il Fiscal compact, che prevede che i bilanci nazionali siano in pareggio o in attivo, va integrato nell'ordinamento Ue in modo che la sua applicazione anno per anno non sia più oggetto di lunghe trattative politiche tra Bruxelles e i governi nazionali, ma sia determinata da paletti vincolanti. Superati i quali scattano sanzioni automatiche a chi sgarra. 

L'assenza della Lega

A favore di questa proposta, all'interno del Parlamento europeo, si sono schierati i popolari (di cui fa parte Forza Italia) e i liberali dell'Alde. Tra i contrari, invece, i socialisti e il Movimento 5 stelle. Che il voto fosse combattuto lo si è capito dal risultato: 25 i favorevoli, 25 i contrari. Il pareggio ha di fatto bloccato il testo. Ma dato l'equilibrio tra gli schieramenti, anche un solo voto era determinante. Ecco perché il Pd si scaglia contro l'assenza del Carroccio.

“Abbiamo detto no alla cieca austerity”, esultano i deputati socialisti. “Oggi è quanto mai necessario proseguire sulla via della crescita, degli investimenti e dell’occupazione, in particolare giovanile – aggiunge Morgano – Sorprendente, nonostante i roboanti proclami di Salvini, l’assenza dell’europarlamentare della Lega”. Il riferimento dovrebbe essere all'esponente del Carroccio in commissione Econ, Marco Zanni, che era entrato al Parlamento europeo nel 2014 in quote Movimento 5 stelle. Prima di abbandonare la delegazione M5s in polemica con il tentativo (poi fallito) di entrare nel gruppo dell'Alde. Lo stesso che sostiene il testo bocciato oggi. In assenza della Lega. 

“Come la Storia ci ha dimostrato – commenta l'eurodeputato socialista Huguet Bayet – più austerità non porta crescita, ma colpisce i più poveri e vulnerabili. E alimenta il populismo”.

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