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Giovedì, 25 Aprile 2024
La mappa / Russia

Dove sono le armi nucleari in Europa

Solo due nazioni del continente, Francia e Regno Unito, hanno delle proprie testate, ma in diversi altri Paesi ci sono quelle degli Stati Uniti, che potrebbero essere usate contro la Russia

L'invasione dell'Ucraina e la risposta compatta dell'Occidente contro la Russia ha fatto tornare in Europa la paura di una guerra nucleare. Vladimir Putin ha avvertito che qualsiasi “interferenza esterna” verrebbe percepita come una "minaccia strategica inaccettabile” per Mosca, e che la Federazione ha armi “che nessun altro ha”, e che è pronta ad usarle. E se nonostante questo rischio il premier britannico Boris Johnson si è mostrato spavaldo, andando personalmente a Kiev a incontrare Volodymyr Zelensky, che sta rifornendo massicciamente di armi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz sta guidando il gruppo dei moderati, e ha detto che bisogna “ad ogni costo” evitare un'escalation.

Una guerra nucleare potrebbe avere davvero conseguenze devastanti per il mondo intero, ma soprattutto per il Vecchio continente, in cui la maggior parte degli scontri avverrebbe. Come ricorda The Conversation sia la Russia che gli Stati Uniti hanno migliaia di armi nucleari, la maggior parte delle quali sono cinque o anche più volte più potenti delle bombe atomiche che hanno raso al suolo Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Queste includono circa 1.600 armi da ciascuna parte che potrebbero colpire obiettivi in tutto il mondo. Questi numeri sono vicini ai limiti consentiti dal Nuovo Trattato di riduzione degli armamenti strategici del 2011, l'unico trattato attualmente attivo sul controllo degli armamenti nucleari tra Russia e Stati Uniti.

Gli arsenali nucleari di entrambe le nazioni includono anche centinaia di armi nucleari a corto raggio, che non sono coperte da alcun trattato e Mosca ne ha quasi 2mila, circa 10 volte più degli Stati Uniti, secondo stime non governative. I loro obiettivi possibili sono soprattutto in Europa, dove pure però non mancano testate del genere. Secondo The Conversation quasi la metà delle circa 200 armi a corto raggio statunitensi siano dispiegate in cinque Paesi Nato in Europa: Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia, anche se Washington non a mai confermato o negato le loro posizioni. Nel nostro Paese sarebbero nelle basi di Aviano e Ghedi, anche se neppure il nostro governo ha mai confermato ufficialmente la cosa.

In Europa sono soltanto due le nazioni che hanno delle proprie testate nucleari, e sono la Francia e il Regno Unito. I due Paesi hanno diverse centinaia di armi nucleari ciascuna, con Parigi che ha sia missili che possono essere lanciati da sottomarini che quelli che possono essere sganciati da aeroplani mentre Londra ha solo quelli che partono da sottomarini. Per quanto in numero minore di quelle in possesso di Russia e Usa, i danni che queste bombe potrebbero fare sono comunque tremendi. Solo le 40 testate Trident II-D5, costruite dalla Lockheed Martin in America, che di cui è equipaggiato ognuno dei quattro sottomarini nucleari britannici sarebbero sufficienti per radere al suolo Mosca e le più grandi città della Russia.

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