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Venerdì, 26 Aprile 2024
Caro energia / Russia

“Crisi del gas causata della Russia”: l’Agenzia internazionale dell’energia accusa Putin

Fatih Birol, capo della Iea, punta il dito contro Mosca per le forniture limitate nel contesto delle “aumentate tensioni geopolitiche”

Una crisi energetica orchestrata per fini politici. Questa l’accusa rivolta dal capo dell'Agenzia internazionale dell'energia (Iea), Fatih Birol, direttamente alla Russia. Birol ha puntato il dito contro Mosca, colpevole - a suo dire - di limitare le forniture di gas all'Europa in un momento di “aumentate tensioni geopolitiche”. Al netto della tesi di Birol, va ricordato che Gazprom, la compagnia statale russa del gas, vuole ottenere l'ok da Berlino e Bruxelles per l’apertura del gasdotto Nord Stream 2, capace di fornire gas alla Germania bypassando i Paesi dell’Est Europa. Un progetto pensato come alternativa alle rotte di transito del gas attraverso l’Ucraina.

“Riteniamo - ha detto Birol - che ci siano forti elementi di restrizione nel mercato europeo del gas dovuti al comportamento della Russia”. Gazprom, ha ricordato il numero uno della Iea, ha ridotto le esportazioni verso l'Europa del 25 per cento su base annua nel quarto trimestre del 2021, nonostante gli elevati prezzi di mercato e la riduzione delle vendite, mentre altri esportatori le hanno incrementate. 

“L'attuale deficit di stoccaggio nell’Ue è in gran parte dovuto a Gazprom”, ha aggiunto Birol, sottolineando che la riserva totale europea è mezzo vuota, con l'utilizzo di circa il 50 per cento della capacità rispetto al 70 per cento che normalmente si registra nel mese di gennaio.

Diversi politici Ue hanno accusato la Russia - che fornisce oltre un terzo del gas naturale ai ventisette Paesi - di utilizzare la crisi energetica come leva geopolitica mentre Mosca si trova al centro delle tensioni con la Nato per la manovre militari al confine con l’Ucraina. Mercoledì si sono tenuti i primi colloqui a Bruxelles tra gli ambasciatori dei Paesi Nato e i rappresentanti russi, dopo anni di gelo tra le due parti.

Birol ha affermato che la Russia potrebbe aumentare le consegne di gas verso l’Europa di almeno un terzo, l'equivalente del 10 per cento del consumo medio mensile di gas dell'Ue. “Penso che le normative in Europa dovrebbero essere riviste - ha concluso il capo della Iea - per garantire che i livelli di stoccaggio siano in vigore per coprire le esigenze degli utenti finali con obblighi minimi di stoccaggio obbligatori per tutti gli operatori commerciali”.

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