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Venerdì, 26 Aprile 2024
La guerra a distanza / Belgio

Aerei anti-nucleari nei cieli del Belgio, il governo alla popolazione: "Niente panico"

Il caso dell'esercitazione 'Steadfast Noon': una cinquantina di velivoli, alcuni in grado di trasportare bombe atomiche, sorvoleranno il Nord Europa. Il timore di una nuova escalation di tensioni con la Russia

Niente panico: è la parola d'ordine che il governo belga sta diramando a mezzo stampa e via social alla popolazione dopo che sui quotidiani si è diffusa la notizia che nei prossimi giorni una cinquantina di aerei della Nato, alcuni in grado di trasportare anche bombe atomiche, sorvoleranno il Paese nel quadro di una maxi esercitazione di deterrenza nucleare. La notizia è vera, ma le autorità rassicurano: si tratta di un addestramento di routine, che non c'entra nulla con le recenti minacce della Russia di Vladimir Putin. Ma come stanno realmente le cose?

L'esercitazione, che si terrà a partire dal 18 ottobre, si chiama "Steadfast Noon", nome in codice che riassume i Paesi interessati e i mezzi utilizzati. L'operazione è stata lanciata dalla Nato per testare la capacità di difesa dei Paesi europei alleati dove, "senza conferma o smentita", secondo il gergo militare, sarebbero immagazzinate le bombe nucleari degli Stati Uniti messe al servizio dell'Alleanza. Oltre che in Italia, che ha ospitato questo tipo di esercitazione nel 2021, i test si svolgono a rotazione anche in Germania, Paesi Bassi e, per l'appunto, Belgio.

Dunque, si tratta di un addestramento di routine, come ha ribadito la ministra belga della Difesa Ludivine Dedonder: “È un esercizio, un allenamento, in relazione alle nostre capacità. È del tutto normale che i soldati si addestrano, anche quando non c'è guerra o crisi”. Un esercitazione programmata da tempo, che però cade in un momento di crisi internazionale che attira più di un sospetto. E per lo più a pochi giorni dalla riunione – a porte chiuse – del “Gruppo di pianificazione nucleare” dell'Alleanza atlantica al quartier generale di Bruxelles in cui si è discusso proprio della "pericolosa retorica nucleare della Russia" del "ruolo della capacità nucleare della Nato nel preservare la pace e scoraggiare l'aggressione", secondo le parole del segretario generale Jens Stoltenberg. 

A margine di quella riunione, Stoltenberg ha parlato anche di "Steadfast Noon", premurandosi di chiarire che non si tratta di una prova di forza dell'Alleanza per mostrare i muscoli al Cremlino. L'impressione però è proprio quella. E allora, perché non annullarla onde evitare di dare l'assisti a Putin per un'ulteriore escalation? Alla domanda, posta dai giornalisti, Stoltenberg ha risposto spiegando che annullare l'esercitazione avrebbe inviato "un pessimo segnale" a Mosca. "Il comportamento fermo e prevedibile della forza militare della Nato è il modo migliore per evitare l'escalation", ha affermato il segretario generale dell'Alleanza. "Se ora creiamo le basi per un malinteso, un errore di calcolo sulla nostra volontà di proteggere e difendere tutti gli alleati, aumenteremmo" i rischi, ha proseguito, assicurando che le operazioni si manterranno a una distanza minima dal confine russo di 1.000 chilometri.

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