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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Spagna

Cade l'accusa di sedizione contro il leader indipendentista catalano Puigdemont

La decisione della Corte suprema dopo una riforma del codice penale spagnolo che ha abolito il reato, restano però nei suoi confronti le accuse minori di abuso di fondi pubblici e disobbedienza

Il giudice della Corte Suprema spagnola, Pablo Llarena, ha fatto cadere l'accusa di sedizione nei confronti dell'ex leader catalano Carles Puigdemont, accusa relativa alla richiesta di indipendenza che nel 2017 ha scatenato la peggiore crisi politica spagnola degli ultimi decenni. La Corte ha però mantenuto le accuse minori di abuso di fondi pubblici e disobbedienza contro il politico che vive in esilio in Belgio e ha un seggio al Parlamento europeo. In risposta alla notizia Puigdemont ha pubblicato su Twitter un video in cui giura di voler lottare "fino alla fine" la battaglia giudiziaria. "Non tornerò in manette né mi arrenderò alla clemenza di un giudice spagnolo. Combatterò per tornare un uomo libero", ha dichiarato.

La decisione del giudice Llarena non solo fa scendere l'eventuale condanna da 15 a otto anni, ma fa anche decadere il mandato d'arresto europeo per il politico indipendentista, visto che era relativa a quel reato. Il giudice ha rinviato la decisione su un mandato di arresto europeo per gli altri reati a suo carico a quando si saranno risolti i ricorsi di fronte alle sedi giudiziarie Ue sulla sua immunità parlamentare. L'accusa è caudata perché lo scorso dicembre, la riforma del codice penale spagnolo ha abolito il reato di sedizione e lo ha sostituito con l'accusa di disordine pubblico, che comporta pene più lievi, oltre a ridurre la pena per l'abuso di fondi pubblici.

Proprio per questi reati, ora aboliti, sono stati processati i leader catalani che hanno organizzato nel 2017 un referendum sull'indipendenza della Catalogna ritenuto illegale dai tribunali spagnoli, che fu seguito da una dichiarazione di indipendenza della regione nordorientale. Allora Puigdemont era a capo della Generalitat catalano ma fuggì in Belgio nell'ottobre di quell'anno proprio per evitare l'arresto. Il vicepresidente catalano Oriol Junqueras, che fu processato in presenza assieme ad altri esponenti separatisti, fu condannato nel 2019 a 13 anni proprio per i reati di sedizione e abuso di fondi pubblici. Junqueras è poi stato graziato per volontà del premier Pedro Sanchez nel 2021 assieme ad altri otto militanti condannati.

Il Belgio ha sempre negato la richiesta di estradizione da parte della Spagna per Puigdemont, nel frattempo era stato eletto al Parlamento europeo nel giugno 2019, e per gli altri esponenti separatisti che lo avevano seguito nella latitanza. Anche i precedenti tentativi di estradarlo quando fu catturato prima in Germania e poi in Italia, in Sardegna, sono falliti.

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