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Sabato, 27 Aprile 2024
L'accordo

10 miliardi in più per la gestione dei migranti, l'Italia esulta

Nella revisione del bilancio comunitario è stato previsto un aumento dei fondi per l'accoglienza e i rapporti coi Paesi di provenienza. Inizialmente la Commissione ne aveva proposti 15, ma i frugali si sono opposti

L'Italia esulta per lo sblocco delle trattative a Bruxelles con l'Ungheria, che stava bloccando 50 miliardi destinati all'Ucraina. Al Consiglio europeo straordinario, la rimozione del veto da parte di Viktor Orban ha permesso di chiudere la partita della revisione del Quadro finanziario pluriennale, il bilancio dell'Unione, in cui è previsto anche un aumento di quasi 10 miliardi (9,6 per la precisione) per i capitoli immigrazione e azione esterna, cari al governo guidato da Giorgia Meloni.

Cade il veto di Orban, via libera ai 50 miliardi di aiuti all'Ucraina

"Gli 8 miliardi destinati alla dimensione esterna servono ad affrontare il tema della migrazione su un piano sicuramente securitario ma anche su un piano di sviluppo, cioè garantire il diritto a non essere costretti a emigrare dalla propria terra", ha dichiarato ai giornalisti al termine dei lavori la premier, che ha rivendicato ancora una volta che "c'è una strategia dell'Europa che nell'ultimo anno è fortemente cambiata ed è cambiata grazie all'impulso italiano". "Noi siamo la nazione dirimpettaia più vicina" e "tutti capiscono il ruolo strategico che gioca l'Africa e ci ringraziano per il lavoro che stiamo facendo e che porteremo anche alla presidenza G7", ha continuato ancora Meloni.

La proposta iniziale della Commissione chiedeva un aumento di 15 miliardi per migrazione e dimensione esterna, ma cinque miliardi sono stati eliminati dopo le pressioni dei Paesi cosiddetti 'frugali' come l'Olanda. Nella generale diminuzione dei fondi per il vicinato e l'immigrazione sono però stati stanziati 2 miliardi per la voce relativa al "vicinato meridionale", quando nella proposta originaria c'erano solo 0,3 miliardi, una modifica che ha tenuto conto delle priorità difese dall'Italia. 7,6 miliardi serviranno, si legge nelle conclusioni del Vertice straordinario, "a mantenere un'efficace cooperazione in materia di migrazione con i Paesi terzi, compreso il sostegno ai rifugiati siriani in Turchia e nella regione in generale, nonché il proseguimento delle azioni precedentemente intraprese attraverso il Fondo fiduciario dell'Ue per l'Africa".

L'aumento, continua il testo, "contribuirà inoltre a sostenere i Balcani occidentali, il vicinato meridionale e l'Africa, compresi i partenariati e i finanziamenti per le rotte migratorie". Nello specifico l'aumento per il capitolo che interessa di più al nostro Paese, quello per i rapporti con il vicinato meridionale (quindi Paesi come Algeria, Tunisia, Egitto e Libia) sarà di due miliardi.

La specifica degli aumenti per i fondi destinati a migrazione e vicinato-2

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