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Domenica, 28 Aprile 2024
Avanti con nucleare e idrogeno / Francia

Macron annuncia lo stop al carbone entro il 2027

Il presidente francese ha presentato la strategia per una "ecologia sovrana", con 7 miliardi di euro da spendere nel 2024. I prezzi dell'elettricità mettono però in ansia ai francesi

Sette miliardi da spendere per la transizione ecologica solo nel 2024. La promessa viene dal presidente francese Emmanuel Macron, che in un incontro ha annunciato a grandi linee le sfide per il suo secondo mandato, che ha garantito sarà centrato sulla sfida ai cambiamenti climatici. La retorica del capo dell'Eliseo è stata ricca, centrata sul concetto di "ecologia sovrana", ma le tasche dei francesi sono in sofferenza, con l'inflazione che non risparmia gli abitanti dell'Esagono e i costi delle bollette dell'elettricità che danneggiano la classe media in maniera sproporzionata. Nel concreto va ancora capito esattamente da dove arriveranno i soldi e come verranno spesi di preciso, ma la strada è stata avviata. Dopo la lunga battaglia per la riforma delle pensioni (passata) e le proteste che hanno devastato numerose cittadine a seguito dell'omicidio del giovane Nahel, la nuova sfida di Macron è quella di convincere gli attori economici (aziende, lavoratori, famiglie) ad andare in una direzione green, promettendo loro che non saranno costretti a sacrifici eccessivi.

Proteggere ecologia ed economia

"Vogliamo un’ecologia che protegga i francesi e la natura", ha dichiarato Macron nel corso della seconda riunione del Consiglio di pianificazione ecologica dell'Eliseo a cui hanno partecipato il primo ministro Elisabeth Borne insieme ai ministri interessati. Il piano di transizione ecologica del governo arriva fino al 2027 e prevede diverse decine di azioni. L'obiettivo principale è quello dell'addio all'elettricità generata dal carbone. Sarebbe questo, secondo Macron, il modo migliore per avvicinarsi all'obiettivo del taglio delle emissioni di Co2 del 55% entro il 2030 concordato nell'ambito dell'Unione europea. Alle televisioni pubbliche l'inquilino dell'Eliseo lo ha definito "raggiungibile" pur sottolineando che sarà necessario a questo punto "andare 2,5 volte più veloce nei prossimi anni". "Nell'ambito di questo mandato" , ha detto il capo dello Stato, la Francia "si ritirerà completamente dal carbone per la produzione della nostra elettricità ".

Quali sono le alternative? Nucleare e idrogeno. Riguardo la prima fonte di energia, Macron ha insistito che "tutti gli scienziati ci dicono che non esiste strategia senza il nucleare" e ha invitato tutti gli scettici ad aderire a questa visione. A proposito della seconda ha affermato che "per facilitare l’uscita dai combustibili fossili" sarà necessario "sviluppare massicciamente l’idrogeno", precisando che bisogna prestare attenzione ai "depositi naturali" di questa risorsa. Di recente il governo francese ha firmato un decreto che stanzia 4 miliardi di euro per il settore.

Ferrovia e batterie elettriche

Altro punto chiave riguarda lo sviluppo e l'ammodernamento della rete ferroviaria e metropolitana della Rer. "Si tratta di un progetto industriale che rappresenterà un totale di 10 miliardi di euro", ha detto Macron. Dall'inizio delle discussioni partite lo scorso anno sono stati selezionati 13 progetti che saranno finanziati con 700 milioni di euro dalle casse dello Stato, ha annunciato il presidente, che ha promesso di riuscire a firmare i primi contratti con le regioni già in autunno. Sempre in ottica decarbonizzazione dei trasporti l'obiettivo è quello di produrre un milione di auto elettriche entro il 2027. Per riuscirci Macron ha promesso l'apertura di "quattro grandi fabbriche di batterie elettriche" da Dunkerque a Douai, al fine di "aumentare gli investimenti", ma soprattutto di ridurre la dipendenza dai Paesi esportatori come la Cina. Per accelerare il processo il governo transalpino potrebbe decidere anche di finanziare un aumento del bonus ecologico per l'acquisto di veicoli elettrici, associato ad una sanzione per l'acquisto delle auto più inquinanti. Macron, che si dice sostenitore di " un'ecologia accessibile ed equa ", ha anticipato l'idea del "leasing sociale". "Da novembre sveleremo il sistema di leasing a 100 euro per i modelli di veicoli elettrici ", ha annunciato, precisando che riguarderà "qualche decina di migliaia di modelli nel 2024".

Ridurre il glifosato

Ulteriore pilastro della transizione ecologica è la tutela della biodiversità, impossibile senza il raccordo con il mondo dell'agricoltura, uno dei principali asset economici d'Oltralpe. Macron ha invitato gli agricoltori a collaborare al fine di ridurre del 30% l'uso del glifosato, l'erbicida che, nonostante il parere favorevole dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare, numerosi studi reputano pericoloso per l'ambiente e la salute umana. Il piano per la biodiversità prevede anche la riforestazione di un miliardo di alberi in dieci anni. Infine c'è il pilastro d'oltremare. Nelle colonie francesi rimaste sotto l'egida di Parigi "si concentra gran parte della biodiversità" a disposizione della Francia, che intende sfruttarla col progetto Overseas.

Incentivare le pompe di calore

Sono attese misure anche nel settore dell'edilizia abitativa, affinché le ristrutturazioni energetiche risultino più "efficienti", come suggerito dal ministro della Transizione ecologica Christophe Béchu. Da segnalare il cambio di strategia per quanto riguarda l'eliminazione delle caldaie a gas, che Macron aveva promesso di vietare. "Abbiamo deciso di adottare una politica di incentivi", ha affermato l'inquilino dell'Eliseo, che ha promesso investimenti nello sviluppo del settore delle pompe di calore, per triplicarne la loro produzione e formando 30mila installatori.

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