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Sabato, 27 Aprile 2024
Europa Today

"Dobbiamo imparare a convivere col virus": Londra verso l'addio agli ultimi divieti anti-Covid

Nonostante la diffusione della variante Delta, il premier Johnson punta al liberi tutti dal 19 luglio. Niente mascherine anche al chiuso e su bus e metro

Manca l'ufficialità, ma per la stampa britannica è ormai una certezza: a partire dal 19 luglio, il Regno Unito raggiungerà la fase 4 del suo piano contro il Covid-19, ossia eliminerà le ultime restrizioni sanitarie. Compreso l'obbligo di indossare mascherine al chiuso e nei trasporti pubblici. Una revoca, quest'ultima, che sta incontrando le resistenze dei sindacati di categoria. 

"Grazie al successo del nostro programma di vaccinazione, stiamo procedendo con cautela nella nostra tabella di marcia. Oggi spiegheremo come possiamo ripristinare le libertà delle persone quando saremo in fase 4", si legge in una nota del premier Boris Johnson. "La pandemia non è finita", prosegue l'inquilino di Downing street, e "i casi continueranno ad aumentare nelle prossime settimane". Ma è ora di "imparare a convivere con questo virus", pur continuando "a gestire con attenzione i rischi da Covid e a essere giudiziosi nell'affrontare le nostre vite", conclude la nota.

Cosa vorranno dire queste parole nel concreto lo si saprà in una conferenza stampa indetta per oggi 5 luglio. Stando alle indiscrezioni della stampa, Johnson sottolineerà "il successo dell'andamento del programma di vaccinazioni", che ha portato al momento alla somministrazione di almeno una dose di antidoto all'86% della popolazione. Inoltre, chi ha completato la vaccinazione potrà recarsi in Paesi in cui la situazione dei contagi è moderata senza la necessità di stare in quarantena al ritorno (anche se adesso la variante Delta sta spingendo diversi Stati europei ad alzare divieti nei confronti dei turisti britannici). L'uso della mascherina diventerà volontario, pare anche all'interno di metro e bus. 

Nonostante l'ampio appoggio pubblico di cui gode Johnson e la sua presa di posizione netta a favore dello stop alle restrizioni, i pareri contrari alla loro revoca si sono moltiplicati all'interno della comunità scientifica e della società civile, tanto più vista la crescente diffusione della variante Delta.  Il sindacato Unite, che rappresenta i lavoratori del settore dei trasporti, in particolare dei conducenti di autobus, ha dichiarato che "porre fine all'obbligo di indossare le mascherine sui trasporti pubblici sarebbe un atto di grave negligenza da parte del governo. I tassi di infezione continuano ad aumentare e l'uso della maschera non solo riduce le trasmissioni, ma aiuta a rassicurare i conducenti e i passeggeri, che spesso temono l'uso dei trasporti pubblici".

"L'idea della responsabilità personale - prosegue Unite - e la speranza che le persone indossino maschere è assolutamente ridicola. I membri stanno già segnalando che c'è un aumento dei passeggeri che ignorano le regole sull'uso delle mascherine. Fino a quando i tassi di Covid-19 non saranno completamente sotto controllo in tutto il Regno Unito, le regole sull'uso delle mascherine sui trasporti pubblici dovrebbero rimanere in vigore", conclude il sindacato.

Diversi esponenti della comunità scientifica sottolineano che senza mascherine e in presenza di un aumento dei casi (24.248 nuovi positivi in un giorno, stando all'ultimo dato disponibile) il rischio per il Paese è di costruire "nuove fabbriche di varianti", secondo quanto riporta il Guardian. Di contro, Johnson ha ricordato nei giorni scorsi che l'aumento dei contagi non ha avuto un impatto su ricoveri e morti. Il virus, secondo il premier, è più contagioso ma meno pericoloso per chi lo contrae. Mentre i vertici della sanità pubblica hanno ribadito di essere pronti a qualsiasi scenario e di non temere una nuova ondata di Covid-19. 

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