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Venerdì, 26 Aprile 2024
Lavoro

Più risorse contro povertà infantile e per l'integrazione nel nuovo Fondo sociale Ue da 88 miliardi

Primo accordo tra Parlamento e Consiglio sul meccanismo per sostenere l'occupazione e la coesione economica. Il relatore Casa (Ppe): "Questi soldi andranno a chi ne ha più bisogno"

Lotta alla povertà infantile, sostegno all'inclusione sociale e anche all'integrazione degli immigrati. Sono questi alcuni dei punti principali contenuti nell'accordo raggiunto da Parlamento e Consiglio Ue sul Fondo Sociale Europeo+ (Fse+), il principale strumento finanziario attraverso cui l’Ue sostiene l’occupazione degli Stati Membri e promuove la coesione economica, sociale e territoriale, che avrà un budget di quasi 80 miliardi.

“Sono fiducioso che questo denaro sarà destinato a coloro che ne hanno davvero bisogno: persone senza lavoro, bambini in situazioni di povertà e giovani a cui dovrebbero essere offerte opportunità di lavorare, formarsi e studiare”, ha dichiarato il relatore per l'Aula, il popolare maltese David Casa, secondo cui “questo è un chiaro esempio di come l'Unione europea abbia un impatto concreto e positivo sulla vita dei suoi cittadini". Il Parlamento in una nota rivendica di aver negoziato un bilancio dedicato alla lotta alla povertà estrema in ogni Stato membro. Secondo l'accordo provvisorio, che ora dovrà ottenere il via libera formale dei governi e dell'Assemblea comunitaria, almeno il 3% dei fondi sarà speso in aiuti alimentari e assistenza materiale di base, mentre almeno il 25% sarà destinato all'inclusione sociale e all'integrazione socioeconomica dei gruppi svantaggiati.

Inoltre i Paesi dovranno stanziare parte dei loro fondi per sconfiggere la povertà infantile. In particolare le nazioni con una percentuale di bambini ad alto rischio di povertà superiore alla media Ue dovranno devolvere almeno il 5% delle risorse del Fse+ in azioni che contribuiscano alla parità di accesso dei più piccoli all'assistenza sanitaria e dell'infanzia gratuite così come all'istruzione e alla costruzione di alloggi dignitosi e ad assicurare un'alimentazione adeguata. Altro punto cardine dell’accordo è la lotta alla disoccupazione giovanile, aggravato dalla crisi Covid-19. Il nuovo FSE include l'Iniziativa per l'occupazione giovanile (Yei), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead) e il Programma dell’Ue per occupazione e innovazione sociale (EaSI).

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