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Sabato, 27 Aprile 2024
Passa il referendum / Francia

Ticket di 18 euro all'ora: parcheggiare il Suv diventa un lusso

I parigini hanno approvato con un referendum, molto discusso, un forte aumento delle tariffe. Ma i tempi per introdurre le novità si preannunciano lunghi. E le polemiche non mancano

I parigini hanno approvato con un referendum un forte aumento delle tariffe di parcheggio per i Suv nella capitale francese: "Inquinano troppo e sono pericolosi". Si sborseranno 18 euro all'ora in centro, 12 nei quartieri più periferici in cui ci sono gli stalli a pagamento. I parcheggi in strada per i residenti locali rimarranno però invariati, l'iniziativa è rivolta soprattutto a chi arriva da fuori. Esenzioni previste per auto completamente elettriche, tassisti, commercianti, operatori sanitari e disabili. A votare ci è andato però solo il 5 per cento degli aventi diritto.

Cosa cambia con il referendum

Il Comune aveva chiamato i cittadini alle urne per pronunciarsi sul progetto di triplicare la tariffa del parcheggio per i veicoli "pesanti, inquinanti e ingombranti" (così venivano definiti i Suv nella scheda), e gli abitanti della capitale hanno votato per il 54,55 per cento a favore della proposta. I tempi saranno in ogni caso lunghi, forse lunghissimi, poiché in consiglio comunale la questione dovrà essere dibattuta nel dettaglio a partire da maggio. Se l'aumento spettacolare delle tariffe sarà adottato, saranno necessari ancora diversi mesi per concretizzarlo. Le modalità di svolgimento del referendum e la presentazione del quesito sono state duramente criticate nei giorni scorsi e anche ieri, nei seggi.

La campagna per il voto era stata serrata negli ultimi giorni fra i pro e gli anti Suv. I militanti ecologisti avevano tappezzato i muri della capitale di manifesti firmati "La strada è nostra", inviando anche una gran quantità di materiale informativo e di propaganda agli elettori. Gli avversari hanno attaccato l'iniziativa, ravvisando un'ennesima "crociata contro le automobili" da parte della sindaca Anne Hidalgo. Nel mirino delle critiche, la formulazione del quesito - in base alla quale bisognava votare "sì" per pronunciarsi contro i Suv e "no" se si era a favore.

Le polemiche 

La sindaca Hidalgo è in carica da quasi 10 anni. Sotto il suo mandato di sindaco, molte strade di Parigi, comprese le rive della Senna, sono state pedonalizzate ed è stata costruita un'ampia e accessibile rete di piste ciclabili, nel tentativo di scoraggiare la guida di veicoli a motore e di scegliere le due ruote per gli spostamenti nell'area urbana.  Gli ambientalisti sostengono che i Suv vadano "scoraggiati": consumano più carburante delle altre automobili e la loro costruzione e il loro utilizzo producono emissioni più nocive.

I sostenitori della misura notano anche, a suon di statistiche, che i veicoli con una parte frontale alta sono più letali delle auto più leggere quando sono coinvolti in incidenti. Secondo le voci critiche però la classificazione dei Suv è fuorviante poiché sarebbero interessate dalle novità post referendum molte auto che fino a qualche anno fa si definivano semplicemente "familiari". Il ministro francese dell'Ambiente Christophe Bechu, un centrista, ha detto all'emittente RTL che la sovrattassa equivale a "ambientalismo punitivo". Lo scorso anno Hidalgo ha vinto un referendum cittadino sul divieto dei monopattini elettrici a noleggio, che erano diventati onnipresenti, nelle strade di Parigi. A votare andò solo l'8 per cento degli aventi diritto.

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