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Domenica, 28 Aprile 2024
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Stop multe e aborti difficili: la città "simbolo" delle destre (in vista delle elezioni europee)

Per approvare il bilancio di Alicante i popolari si sono accordati con Vox, che ha ottenuto l'eliminazione delle sanzioni per veicoli inquinanti e fondi contro le case occupate: un'anticipazione a livello locale di quanto può accadere in vista del voto di giugno?

Eliminazione delle sanzioni per i veicoli inquinanti che entrano nella Ztl e istituzione di centri per scoraggiare l'aborto. Si è saldato su queste basi il patto tra centro-destra e ultra-destra nella città spagnola di Alicante. Il centro marittimo della Costa Blanca con questo accordo diventa una città "simbolo" delle destre non solo a livello iberico. Gli accordi tra il Partito popolare (Pp) e Vox potrebbero offrire delle linee guida anche in vista delle elezioni europee, dove con molta probabilità i popolari europei cercheranno un accordo con l'estrema destra, in particolare con i conservatori guidati dalla premier Giorgia Meloni, grande amica di Santiago Abascal, fondatore di Vox.

Il nodo delle auto inquinanti

La futura Zona a Basse Emissioni  (Zbe) di Alicante è stato a lungo il nodo che aveva impedito  l'accordo tra la maggioranza dei popolari e i consiglieri di estrema-destra Vox. Con una nuova ordinanza l'istituzione della Zona è stata prorogata, ma a condizioni diverse da quelle inizialmente previste. "Non verranno imposte sanzioni, se non sarà tecnicamente necessario", ha affermato in un comunicato il sindaco Luis José Barcala Sierra. Per giustificarla, il portavoce della giunta di governo, il popolare Manuel Villar, ha sostenuto che ad Alicante "non ci sono problemi di inquinamento" e che la "legalità" può essere rispettata anche senza introdurre multe, come riferisce l'agenzia di stampa Efe. "Non c'era bisogno di sanzionare gli abitanti di Alicante e condannare le piccole imprese per il fondamentalismo climatico", ha sottolineato commentando la notizia Carmen Robledillo, portavoce di Vox in consiglio comunale. Le modifiche sono contenute nel nuovo patto di bilancio, che ha incluso anche diversi emendamenti proposti da Vox. Tra questi spicca la creazione di uffici "per la cura delle donne incinte con difficoltà economiche, sociali o familiari". Il quotidiano spagnolo El Pais li definisce senza mezzi termini "uffici che scoraggino le donne dall'aborto". Altra battaglia è quella che prevede l'utilizzo di funzionari contro l'occupazione delle case.

Bilancio approvato grazie a Vox

Alicante, con i suoi 350mila abitanti, ha visto trionfare alle amministrative del 28 maggio il Partito popolare. Ben 14 consiglieri siedono in consiglio comunale, surclassando i rappresentanti delle  sinistre. Per approvare il bilancio è necessaria però la maggioranza assoluta. A quel punto si sono resi indispensabili i quattro consiglieri di Vox, capaci di far approvare ben 20 emendamenti sui 26 presentati. Per l'ordinanza anti-inquinamento il primo cittadino Barcala ha ricevuto circa 17 milioni di aiuti europei, a cui si aggiungono altri 8 milioni di fonte comunale. Per venire incontro alle pretese di Vox il sindaco ha deciso che la norma non conterrà una "procedura sanzionatoria". In maniera salomonica Barcala punta ad ottenere i fondi e al contempo il sostegno dell'estrema destra, invocando la necessità di non penalizzare i cittadini né l'economia dell'area. Il bilancio di Alicante ammonta a 359,26 milioni di euro. Una cifra in crescita del 27,8% rispetto al 2022. Dopo il voto del consiglio comunale sarà comunque necessaria la valutazione favorevole di una commissione del Tesoro e di una seduta plenaria straordinaria. Tra i risultati ottenuti da Vox c'è la creazione di un ufficio anti-aborto e un servizio anti-squatter, per evitare le occupazioni abusive delle case. Approvato anche l'aggiornamento del Museo dei Presepi, l'incremento della dotazione della Scuola dei Tori e l'inizio dei lavori per la realizzazione del Museo della Settimana Santa". Tutte iniziative che, secondo El Pais, rappresentano la volontà del comune di intraprendere "una politica culturale mirata alle ossessioni di Vox". 

Alicante città inquinata e ingiusta

La Zona a Basse Emissioni verrà istituita in conformità con  la legge sul Cambiamento climatico e la transizione energetica, che prevede la creazione di queste aree nelle città con più di 50mila abitanti. Alicante ha già intrapreso lavori di segnaletica, pedonalizzazione, moderazione del traffico e mobilità sostenibile, soprattutto nel centro. Secondo i critici, l'assenza di un regime sanzionatorio  lascerà a ciascun conducente la responsabilità di accedere o meno con veicoli inquinanti nelle aree protette a partire da giugno, quando è prevista l'entrata in vigore della Zeb. Il rischio è che il governo cittadino dia l'idea di avallare il "negazionismo climatico", autorizzando di fatto comportamenti e scelte inquinanti da parte della popolazione. Secondo Rafa Mas, consigliere del partito Compromís, col patto stretto tra popolari e Vox Alicante diventa una città "più inquinata, più ingiusta e meno solidale".

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