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Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso / Francia

La scrittrice par bambini (e politica) che ha ucciso il marito a coltellate

Consigliera comunale e tra i fedelissimi di un ministro, la donna aveva cercato di inscenare un furto per addossare l'omicidio a un presunto ladro, salvo poi confessare

L'omicidio aveva subito avuto un'eco nazionale per via della vittima, uno stimato professore universitario, nonché marito di una apprezzata autrice di libri per bambini che è anche una consigliera comunale vicina a un ministro del governo francese. Ed è stata proprio lei, Justine Jotham, dopo aver provato a inscenare un furto finito male, a confessare di aver ucciso il partner, Patrice Charlemagne, con una serie di coltellate nella loro casa di Dunkerque.

L'omicidio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica: l'uomo, 51enne insegnante di lettere all'università, era stato trovato in una camera da letto al primo piano, colpito da diverse coltellate. Era stata la stessa Jotham, 36 anni, a chiamare la polizia per denunciare l'omicidio, sostenendo che a colpire il marito erano stati dei ladri che si erano introdotti nella loro abitazione. Poche ore dopo questi fatti, la vicenda era arrivata fin dentro le stanze del governo di Parigi: "La nostra città è stata colpita ieri sera da una terribile tragedia che è costata la vita ad un residente di Dunkerque. Voglio esprimere la mia profonda emozione e il mio shock", aveva scritto lunedì su Facebook Patrice Vergriete, sindaco della cittadina del Nord Est della Francia, e ministro dell'Edilizia.

Del resto, Vergriete conosce bene Lotham, candidata e poi eletta nella lista alle Comunali con cui è diventato sindaco. Certo, il ministro non avrebbe mai pensato che appena due giorni dopo, a finire in custodia con l'accusa di aver ucciso Charlemagne sarebbe stata proprio lei. Ma gli inquirenti avevano capito fin dalle prime ore che qualcosa, nel racconto della donna, non quadrava. Diversi elementi hanno sollevato più di un sospetto. C'era in particolare "un taglio sulla mano sinistra che corrispondeva a quello di un guanto ritrovato sul posto" e "l'analisi degli smartphone che facevano pensare a tensioni tra i coniugi", nonché "incongruenze nel racconto dei fatti". Mercoledì Lotham è stata portata in custodia, e messa sotto torchio ha confessato l'omicidio. 

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