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Sabato, 27 Aprile 2024
Il documento / Ungheria

"Sabotare l'economia dell'Ungheria": il piano Ue per sbloccare gli aiuti all'Ucraina

Secondo il Financial times, Bruxelles vuole usare il pugno duro per convincere Orban a togliere il suo veto sui nuovi aiuti a Kiev

Un piano segreto per "mettere in ginocchio l'economia ungherese" e convincere il primo ministro Viktor Orban a togliere il veto che sta bloccando i nuovi aiuti europei all'Ucraina. È quanto prevederebbe un documento elaborato dai funzionari del Consiglio dell'Ue, l'organo che riunisce i governi dei 27 Stati membri, secondo quanto riporta il quotidiano britannico Financial Times.

Da mesi Orban sta opponendo un muro allo stanziamento di nuove risorse per Kiev. Il vero del leader ungherese ha fatto a lungo il pari con quello all'apertura dei negoziati per l'adesione dell'Ucraina all'Ue. Quest'ultimo blocco, però, era stato eliminato a dicembre, quando il vertice dei capi di Stato e di governo dei 27 riunitosi a Bruxelles aveva dato il via libera alla procedura. In quell'occasione, Orban lasciò platealmente la sala del summit in occasione del voto, ma di fatto concesse il suo via libera ai negoziati.

Pochi giorni prima, la Commissione europea aveva sbloccato 10 miliardi di fondi Ue destinati all'Ungheria e congelati dal 2022 in seguito alle violazioni dello Stato di diritto da parte di Budapest. Secondo molti osservatori, tale stanziamento sarebbe stata la vera ragione della decisione di Orban di togliere il veto sull'adesione. E il Parlamento europeo ha accusato Bruxelles di aver ceduto al ricatto del premier magiaro, senza tra l'altro ottenere lo stop all'altro veto dell'Ungheria, quello sugli aiuti a Kiev. 

Dal canto suo, la Commissione ha ancora 21 miliardi destinati a Budapest e che restano fermi nelle sue casse. L'ipotesi che lo sblocco di queste risorse possa venire usato come arma per convincere Orban a togliere l'ultimo veto è più che concreta. Ma al Consiglio Ue si sta cercando un'altra strada, stando al Financial times. La bozza di documento elaborata dai suoi funzionari sarebbe mirata a colpire le debolezze economiche dell'Ungheria "minacciando la sua valuta e danneggiando la fiducia degli investitori" con conseguente pesanti su occupazione e crescita, scrive il quotidiano britannico.

Non è chiaro se il documento sia stato preparato per essere portato al tavolo del prossimo vertice Ue, quello che si terrà giovedì e venerdì a Bruxelles. "Non dobbiamo rispondere a ricatti con altri ricatti ma parlare tutti insieme, con un'unica voce", ha detto la ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib, commentando la rivelazione del Financial times. Un'opinione che però non sarebbe condivisa dalla maggior parte dei governi Ue, i quali vorrebbero un pugno duro per chiudere la pratica Orban.

Fonti Ue smentiscono che si tratta di un progetto concreto a cui si starebbe lavorando a Bruxelles: "Il documento a cui fa riferimento l'articolo del Financial Times è una nota informativa redatta dal Segretariato del Consiglio sotto la propria responsabilità, che descrive lo stato attuale dell'economia ungherese.
Si tratta di un documento basato sui fatti che non riflette lo stato dei negoziati in corso" sugli aiuti all'Ucraina, dice un funzionario europeo. 

Immediata la reazione del governo ungherese: "Bruxelles ricatta l'Ungheria come se non ci fosse un domani, nonostante abbiamo proposto un compromesso" sugli aiuti all'Ucraina, ha detto Balasz Orban, consigliere politico del premier (di cui non è parente, nonostante il cognome). Il compromesso proposto prevede un ok condizionato agli aiuti: no a soldi freschi presi dai bilanci dei governi Ue, ma risorse provenienti dagli eurobond, come avviene con i Pnrr. Inoltre, Budapest vuole una clausola che le consenta di bloccare i fondi in futuro. 

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