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Domenica, 28 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

Kiev contro Nestlé: “Lasci il mercato russo”. Boicottaggio sui social

La multinazionale svizzera afferma di aver limitato le vendite in Russia ai soli beni essenziali. Lite con il premier ucraino: “Nessuna comprensione”

La multinazionale svizzera Nestlé è finita sotto accusa per non aver abbandonato il mercato russo in reazione all’invasione dell’Ucraina. Il gruppo - leader mondiale nei prodotti alimentari, nonché proprietario di diversi marchi di cosmetica, abbigliamento e cibo per animali domestici - una settimana fa aveva annunciato di aver sospeso le esportazioni di prodotti non essenziali verso la Russia e altre attività nella Federazione, come gli investimenti e la pubblicità. Non abbastanza per condannare la guerra, a detta del governo di Kiev.

E così il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, si è messo in contatto direttamente con l’amministratore delegato dell’azienda, Mark Schneider, per spiegargli “gli effetti collaterali della permanenza nel mercato russo”, ha raccontato il premier in un tweet. Shmyhal ha dunque definito la Russia “un Paese terrorista” e ha avvertito che “pagare le tasse al bilancio” di Mosca “significa uccidere bambini e madri indifese”. Tuttavia, ha aggiunto il primo ministro, il numero uno della multinazionale svizzera “sfortunatamente, non mostra comprensione”. “Spero che Nestlé cambi idea presto”, ha concluso Shmyhal. 

Ad irritare il governo di Kiev sarebbe stata la scelta dell’azienda di continuare a vendere in Russia alimenti per animali domestici e per bambini, come riportato dall’agenzia americana Bloomberg. Oltre al governo ucraino, diversi attivisti pro-Kiev hanno manifestato la loro rabbia nei confronti dell’azienda, lanciando sui social il boicottaggio dei marchi del gruppo. 

Raggiunta dall’agenzia Bloomberg, Nestlé ha evitato di commentare il tweet del premier ucraino: "Riteniamo private le conversazioni con le autorità governative", ha detto un portavoce del gruppo. "Continueremo a fare il possibile per fornire cibo agli ucraini nel Paese e per sostenere i rifugiati ucraini in molti Stati”, ha aggiunto il rappresentante dell’azienda.

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