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Domenica, 28 Aprile 2024
Difesa europea / Germania

Il monito di Berlino: "La Russia potrebbe attaccarci entro il 2030"

La Germania spinge per una maggiore cooperazione militare dei Ventisette per difendersi dalle minacce poste da Mosca alla sicurezza continentale

Entro la fine del decennio, nel mirino di Mosca potrebbe finire l'Unione europea, e gli Stati membri dovrebbero prepararsi a questo scenario già da ora rafforzando le proprie capacità di difesa. Sia individuali che collettive.

Non va per il sottile il ministro tedesco della Difesa, il socialdemocratico Boris Pistorius, che ha affidato al settimanale tedesco Welt am Sonntag le sue riflessioni per cui "le minacce del presidente russo Vladimir Putin contro gli Stati baltici, la Georgia e la Moldavia devono essere prese molto sul serio". Come riporta Euractiv, Pistorius ha sostenuto che il Vecchio continente "potrebbe trovarsi ad affrontare dei pericoli entro la fine di questo decennio", aggiungendo che gli europei "hanno circa cinque-otto anni per recuperare il ritardo (in termini di preparazione, ndr), sia per quanto riguarda le forze armate, sia per quanto riguarda l'industria e la società".

Queste osservazioni sono arrivate dopo che Putin ha avvertito che ci saranno dei non meglio specificati "problemi" con la Finlandia ora che l'Occidente l'ha "trascinata nella NATO": una decisione grave che costringerà Mosca "a creare il distretto militare di Leningrado e a concentrarvi sicuramente le unità militari". Non proprio parole distensive, quelle del leader del Cremlino, che fin da prima di ordinare l'invasione dell'Ucraina aveva ripetutamente lamentato l'espansione dell'Alleanza atlantica verso quella che continua a considerare la "sfera d'influenza" russa.

Allo stesso tempo, però, Putin ha anche liquidato i timori espressi dal presidente Usa Joe Biden (secondo cui la Russia, dopo aver conquistato l'Ucraina, potrebbe non fermarsi e attaccare un Paese della NATO) come "una completa assurdità", aggiungendo che Mosca non ha "alcun interesse geopolitico, né economico, né politico, né militare, a combattere con i Paesi della NATO", e non ha rivendicazioni territoriali su nessun membro dell'Alleanza.

Ma evidentemente le parole contraddittorie di Putin hanno allarmato Pistorius, secondo il quale i Ventisette dovrebbero adattarsi rapidamente al mutato panorama geopolitico, tanto più che gli Stati Uniti potrebbero ridurre la loro presenza militare nel continente per concentrarsi sulla Cina, soprattutto nel caso di un ritorno di Trump alla Casa Bianca.

Sulla scia dell'invasione russa dell'Ucraina, Berlino aveva istituito un fondo di 100 miliardi di euro per ammodernare le proprie forze armate, e aveva annunciato l'impegno ad allinearsi all'obiettivo imposto dalla NATO di destinare il 2% del PIL alle spese militari. Nel suo discorso al Bundestag pochi giorni dopo lo scoppio della guerra, il cancelliere Olaf Scholz aveva parlato di una "Zeitenwende", una svolta epocale dopo la quale il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Tuttavia, la tanto auspicata revisione della Bundeswehr non si è concretizzata, poiché il governo di coalizione stava faticando per trovare un accordo sul bilancio per il 2024 fino a pochi giorni fa.

Il mese scorso, Pistorius ha reso note le nuove linee guida per la difesa, in cui si legge che la Germania deve "prepararsi alla guerra". Considerata la cultura pacifista del Paese (un prodotto storico della Seconda guerra mondiale), le sue osservazioni hanno scatenato una polemica politica. Il documento include anche un appello per una maggiore cooperazione a livello europeo in materia di difesa, con un ruolo di leadership giocato da Berlino in ragione della sua potenza economica e al suo potenziale demografico.

Il ministro della Difesa ha anche accennato al cosiddetto Triangolo di Weimar, un forum di coordinamento tra Germania, Francia e Polonia, al quale vorrebbe aggiungere una "componente militare". Tuttavia, la cooperazione in materia di difesa con Parigi ha subito un rallentamento negli ultimi tempi e la Francia (che dopo la Brexit è la maggiore potenza militare dell'Unione) sta cercando di rafforzare i suoi legami con il vertice polacco del triangolo, oltre che con il Regno Unito e l'Italia.

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