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Sabato, 27 Aprile 2024
Vaccinazioni / Italia

Arriva il Green pass globale

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha siglato un accordo con la Ue per sviluppare un certificato sanitario internazionale. Il modello è lo stesso sviluppato durante la pandemia

Trasformare il Green pass in un documento digitale internazionale in grado di facilitare la mobilità a livello globale. Questa la finalità del progetto della Commissione europea in accordo con l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I due enti hanno siglato un partenariato per la salute digitale, che mira a rendere il Certificato Covid digitale dell'Ue lo standard in tutto il mondo. Tra le novità potrebbe esserci ad esempio il suo utilizzo per sostituire l'attuale certificato internazionale di vaccinazione, che è ancora cartaceo.

Partenariato

Il certificato digitale Covid è stato creato dall'Ue per superare i numerose certificati nazionali in materia di Covid-19, al fine di facilitare la mobilità all'interno dell'Unione, dopo i blocchi e le restrizioni diffuse negli anni della pandemia. In Italia è stato utilizzato anche a fini interni, ma lo strumento è nato innanzitutto per superare il problema del mancato riconoscimento transfrontaliero dei test, per cui i viaggi all'interno dell'Unione erano diventati molto difficoltosi in tempo di pandemia. In questo mese di giugno l'Oms adotterà il sistema di certificazione digitale Covid-19 dell'Ue per istituire un sistema che "contribuirà a facilitare la mobilità globale e a proteggere i cittadini di tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future", informa l'esecutivo europeo in una nota. Si tratta, specifica la Commissione, del primo elemento costitutivo della rete globale di certificazione della salute digitale dell'Oms, che svilupperà un'ampia gamma di prodotti digitali.

Utilizzo globale

Nel partenariato rientra anche una stretta collaborazione nello sviluppo, nella gestione e nell'attuazione del sistema dell'Oms. L'ente beneficerà della competenza tecnica maturata dai funzionari europei nel settore. Il certificato Covid digitale, battezzato "Green Pass" in Italia, si basa su tecnologie e standard open-source (non soggette a brevetto). Questa circostanza ha consentito il suo utilizzo anche da parte di Paesi fuori dal blocco europeo, che sono stati così in grado di rilasciare certificati basati sui criteri dell'Ue. Dall'inizio della pandemia l'Oms si è impegnata per definire le linee guida generali per questi certificati. Per "rafforzare la preparazione sanitaria globale di fronte alle crescenti minacce per la salute", l'Oms sta istituendo una rete internazionale di certificazione sanitaria digitale che si basa sul quadro e le tecnologie aperte dell'Ue.

Da quando sarà adottato

L'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di salute globale potrà facilitare in questo modo il processo di diffusione e convergenza dei certificati digitali, sfruttando standard comuni come pure la convalida delle firme digitali per prevenire le frodi. L'Oms non avrà accesso ad alcun dato personale, che continueranno però ad essere dominio esclusivo dei governi. In questo mese di giugno il primo elemento costitutivo di questo sistema globale diventa operativo, con ulteriori sviluppi previsti nei prossimi mesi. La partnership Ue-Oms lavorerà poi per sviluppare il sistema sul piano tecnico con un approccio graduale per coprire ulteriori casi d'uso, che possono includere la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi.

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