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Sabato, 27 Aprile 2024
La fuga / Spagna

Lo yacht di Abramovich lascia Barcellona, il patron del Chelsea teme il sequestro

L'imbarcazione di lusso, lunga 140 metri e che ha 48 cabine, vale 500 milioni di euro. Finora il miliardario russo non è stato ancora colpito da alcuna sanzione europea o statunitense

Lo yacht del patron del Chelsea, Roman Abramovich, ha lasciato Barcellona. Da giorni i media ipotizzavano una 'fuga' per mettere l'imbarcazione da 500 milioni di euro in sicurezza da eventuali sanzioni e provvedimenti contro i patrimoni degli oligarchi russi in Europa. Secondo l'app Marine Traffic, il superyacht nelle scorse ore è salpato e attualmente sta viaggiando a una velocità di 14,6 nodi a nord delle isole Baleari. My Solaris, realizzato dal cantiere navale Lloyd Werft di Bremerhaven in Germania, è stato consegnato solo l'anno scorso ad Abramovich, è lungo 140 metri e dispone di 48 cabine.

Negli ultimi giorni al porto di Barcellona è stato notato movimento sull'imbarcazione che ha fatto pensare a un imminente partenza. Anche Eclipse, l'altro superyacht da 163 metri dell'oligarca, attualmente risulta in viaggio nei pressi delle Isole Vergini britanniche. Entrambe le imbarcazioni viaggiano sotto bandiera delle Bermuda. La Commissione europea ha preparato un nuovo pacchetto di sanzioni contro Russia e Bielorussia per l'invasione dell'Ucraina che colpirà altri oligarchi ritenuti vicini a Vladimir Putin, politici russi e tre banche bielorusse, hanno detto a Reuters diverse fonti comunitarie. La scorsa settimana le autorità francesi avevano preso in custodia temporanea quattro navi mercantili e uno yacht di lusso collegati agli oligarchi russi mentre gli Stati Uniti e altri governi hanno intensificato le sanzioni contro i super ricchi russi con legami con Putin.

Almeno altri cinque superyacht di proprietà di miliardari russi sono stati ancorati o sono andati in crociera alle Maldive la scorsa settimana, una nazione nell'Oceano Indiano che non ha trattati di estradizione con gli Stati Uniti. Al momento Abramovich, che la scorsa settimana ha messo in vendita il Chelsea e ha promesso di donare parte dei proventi per aiutare le vittime della guerra in Ucraina, non è stato finora l'obiettivo di alcuna sanzione per l'invasione ordinata da Mosca.

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