rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Eugenetica / Svezia

In nome della perfezione la Svezia ha sterilizzato decine di migliaia di persone

Tra il 1934 e il 1976 una legge basata sull'eugenetica e la biologia selettiva ha autorizzato il trattamento su persone reputate "deboli di mente", "ribelli" e "di razza mista"

Circa 30mila persone sterilizzate per creare una razza "pura" e ricca, priva di "difetti" fisici e/o mentali, ma neppure socio-economici. Ad essere colpite sono state soprattutto le famiglie più povere. Questo il piano eugenetico che la Svezia aveva istituito tra il 1934 e il 1976, sulla base di un'atroce "biologia razziale" che portò anche alla creazione di un apposito istituto. Il Paese scandinavo è stato anche il primo in Europa ad abolire in seguito la sterilizzazione forzata, ma la politica adottata sino ad allora aveva già costretto a rinunciare alla fertilità migliaia di svedesi, si calcola tra le 20mila e le 33mila persone. Le vittime erano giovani e per lo più donne, giudicate "deboli di mente", "ribelli" o di "razza mista". Le autorità svedesi operavano convinte di creare una società invidiata in tutto il mondo. Bastava avere un quoziente intellettivo lievemente più basso della media e scattava l'intervento, contro la volontà dei cittadini.

Test di intelligenza

"Volevano sbarazzarsi di un certo tipo di persone: i più deboli", ha affermato ad Euronews Kjell Sundstedt, regista e sceneggiatore svedese la cui madre era riuscita a sfuggire a questa persecuzione, ma non la zia di nome Maj-Britt. Alla morte della nonna del regista erano intervenuti i servizi di tutela dell'infanzia del comune, dato che la famiglia materna si trovava in stato di indigenza. A quel punto hanno obbligato Maj-Britt e i fratelli presenti ancora in casa di sottoporsi a un test del quoziente di intelligenza (QI), che all'epoca consistevano principalmente in domande basate sulla conoscenza di nozioni. Non potendo frequentare regolarmente la scuola a causa della povertà, le risposte di Maj-Britte sono rimaste sotto la soglia della "normale intelligenza".

Essendo stata classificata come "debole di mente", la donna venne mandata in un manicomio a Nannylund. Tutti quelli che lasciavano il centro dovevano essere sterilizzati. Nonostante l'opposizione del padre, la donna subì l'intervento chirurgico perché questa era la regola. A lungo però a casa del regista nessuno ha voluto parlare di questa vicenda. E lui stesso ne ha parlato pubblicamente per la prima volta solo in questi giorni. "Era un segreto di cui nessuno osava parlare. La società si vergognava che le persone fossero state costrette ad essere sterilizzate in Svezia", ha dichiarato il regista 71enne. "Sono state sterilizzate perché erano povere. Il loro crimine era la povertà", ha aggiunto.

Archivio segreto

La ri-scoperta di questa pagina tremenda della storia recente la si deve a Maija Runcis, professoressa di storia all'Università di Stoccolma. Mentre lavorava negli archivi di Stato ha notato nel 2013 un'area non accessibile al pubblico. Quando è riuscita a entrarvi ha scoperto migliaia di documenti che autorizzavano le sterilizzazioni. La prima di cui ha letto è stata la storia di una ragazza di 13 anni. Il prete della comunità aveva dichiarato come motivo della richiesta della sterilizzazione la bassa concentrazione durante le lezioni di cresima. La storica ha compreso che all'epoca un destino del genere poteva accadere a chiunque, anche a lei stessa, ma che si trattava innanzitutto di una discriminazione di genere. "Perché forse ero troppo felice o mi piaceva dipingermi le unghie o truccarmi. Questo a volte potrebbe essere il motivo dell'applicazione. Se non ti inserivi nella società rischiavi di essere sterilizzato”, ha sottolineato la docente. Il riemergere di questa pagina oscura sta intaccando l'immagine perfetta dello stato sociale svedese, reputato da anni un modello a livello europeo e globale.

Continua a leggere su Today

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In nome della perfezione la Svezia ha sterilizzato decine di migliaia di persone

Today è in caricamento