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Domenica, 28 Aprile 2024
La direttiva

La strage silenziosa dell'amianto: provoca il 40% dei morti sul lavoro in Europa

Il Parlamento europeo approva la legge che abbassa i limiti di esposizione per i lavoratori. Secondo Bruxelles, ridurrà le vittime e farà risparmiare 300 milioni di euro in spese sanitarie

Sono passati quasi vent'anni da quando l'Unione europea ha vietato l'uso dell'amianto. Ma ad oggi, le sue fibre cancerogene continuano a uccidere migliaia di lavoratori in tutto il continente. Secondo una valutazione d'impatto della Commissione Ue, circa il 40% delle morti sul lavoro sono causate dal mesotelioma, la forma di cancro provocata principalmente dall'esposizione all'amianto. Una strage silenziosa che potrebbe persino aggravarsi se i Paesi Ue dovessero impegnarsi in maxi piani di ristrutturazioni edilizie. Già, perché solo in Italia ci sono 40 milioni di tonnellate d'amianto ancora da bonificare all'interno degli edifici. È per far fronte a questo problema che il Parlamento europeo ha approvato una legge che, tra le altre cose, abbassa notevolmente il limite di esposizione per chi, per lavoro, entra in contatto con questo materiale.

Il nuovo limite valido in tutta l'Ue è di 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo, un limite che entrerà in vigore immediatamente e che è dieci volte più basso di quello attuale. La legge, una direttiva Ue, prevede poi un periodo di sei anni entro i quali i Paesi membri dovranno passare a una tecnologia più moderna e sensibile in grado di rilevare anche le fibre, ossia la microscopia elettronica. 

Le nuove norme prevedono anche nuovi requisiti per una maggiore protezione dei lavoratori: dovranno indossare dispositivi di protezione individuale e respiratori, gli indumenti dovranno essere puliti in modo sicuro, ci sarà una procedura di decontaminazione e requisiti di formazione di alta qualità per i lavoratori. "Tra i punti importanti - spiega Rosa D'Amato, eurodeputata dei Verdi - abbiamo introdotto l’obbligo di screening da parte delle imprese degli edifici prima che inizino i lavori, un passo fondamentale per ridurre i rischi. Bene anche la previsione di linee guida valide in tutta l’Ue che tengano conto delle specificità di categorie come i vigili del fuoco e i servizi di emergenza, anch'essi tra i più colpiti dalla presenza di amianto".

Secondo la Commissione europea, circa 7 milioni di lavoratori sono potenzialmente esposti all'amianto. Con le nuove norme, Bruxelles prevede, oltre a centinaia di vite salvate, risparmi per la spesa sanitaria pubblica pari a 300 milioni di euro all'anno in tutta l'Ue. 

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