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Sabato, 27 Aprile 2024
Digitalizzazione

Arriva lo Spid europeo: cos'è, a cosa serve e come funziona l'Eudi wallet

Il portafoglio digitale sarà presto disponibile a tutti i cittadini e alle imprese dei Paesi membri dell'Ue, semplificando l'identificazione e l'accesso ai servizi online

Anche l'Europa avrà il suo Spid, il portafoglio digitale che renderà più semplice accedere a tutta una serie di servizi via internet, identificandosi in maniera sicura e veloce. È stato approvato in maniera definitiva il nuovo regolamento Ue che promette un accesso universale a identificazioni e autenticazioni elettroniche sicure e affidabili in tutto il blocco. Grazie all'ultimo voto del Consiglio Ue, i cittadini europei potranno usufruire di un nuovo strumento che permetterà loro di dimostrare la propria identità e condividere documenti elettronici dai loro portafogli digitali utilizzando i loro telefoni.

La norma, che ha avuto il via libera oggi (26 marzo), rappresenta un passo avanti rispetto al regolamento eIDAS del 2014, focalizzato sull'identificazione elettronica e sui servizi fiduciari per le transazioni online all'interno del mercato interno. Questo regolamento è fondamentale per garantire un accesso sicuro ai servizi pubblici e agevolare le transazioni digitali sia all'interno che all'esterno dell'Ue.

Che cos’è il portafoglio digitale?

"L'adozione del regolamento europeo sull'identità digitale rappresenta una pietra miliare nella trasformazione digitale della nostra società. Consentire ai cittadini di avere un portafoglio digitale europeo unico e sicuro, rimanendo pienamente in controllo dei propri dati personali, è un passo fondamentale per l'Ue, che sarà un punto di riferimento globale nel campo digitale e migliorerà la sicurezza dei servizi online", ha dichiarato Mathieu Michel, segretario di Stato per la Digitalizzazione e per la Protezione della privacy del Belgio, Paese con la presidenza di turno dell'Ue.

I nuovi portafogli di identità digitali dell’Ue (Eudi) offriranno a tutti i cittadini un modo semplice per accedere ai servizi online utilizzando la propria identificazione digitale nazionale, come la patente di guida o le qualifiche professionali. Con un sistema che dovrebbe proteggere dalle truffe e dai furti di identità, si potrà svolgere una vasta gamma di operazioni cruciali, come il pagamento delle tasse, la firma di contratti, l'apertura di conti bancari, il check-in in hotel e molto altro, in tutta Europa. Questi portafogli saranno riconosciuti in tutta l'Ue, eliminando così la necessità di utilizzare metodi di identificazione privati o di condividere eccessivamente dati personali.

Al via massimo nel 2026

Gli Stati membri sono tenuti a fornire ai propri cittadini un'applicazione per l'identità digitale entro il 2026, basata su standard tecnici condivisi e soggetta a certificazione obbligatoria. Questi portafogli digitali includeranno un registro di tutte le transazioni, accessibile sia online che offline, e offriranno strumenti per segnalare violazioni della protezione dei dati e per interagire con altri portafogli digitali. I cittadini avranno la possibilità di collegare il proprio portafoglio digitale alle identità digitali nazionali esistenti, come lo Spid italiano (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e di utilizzare firme elettroniche gratuite per usi non professionali.

Il modello di business del portafoglio digitale, inclusi l'emissione, l'uso e la revoca, sarà gratuito per tutte le persone fisiche. Inoltre, saranno implementate misure per evitare discriminazioni nei confronti di coloro che scelgono di non utilizzare il portafoglio, che rimarrà sempre volontario. Il codice per le applicazioni sarà open source, ma gli Stati membri avranno la flessibilità di non divulgare tutti i componenti dell'applicazione per motivi giustificati. La revisione del regolamento sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Ue nelle prossime settimane e entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione. Il regolamento sarà completamente implementato entro il 2026.

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