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Domenica, 28 Aprile 2024
L'allarme

Come l'Europa vuole curare la dipendenza dai social

Depressione, ansia, disturbi alimentari, deficit di attenzione: l'uso eccessivo di internet e smartphone preoccupa l'Ue. Dall'Eurocamera un pacchetto di proposte per contrastare questa nuova forma di patologia

Depressione, bassa autostima, disturbi alimentari, rifiuto del proprio corpo. E poi ancora ansia, stress, allontanamento della famiglia e degli amici, perdita di autocontrollo, mancanza di sonno e sintomi ossessivo-compulsivi. Sono alcune delle conseguenze dell'uso eccessivo di internet e smartphone. Una vera e propria patologia che colpisce sempre più persone, in particolare adolescenti, per i quali l'abuso di questi mezzi comporta anche problemi gravi a scuola come deficit di attenzione e iperattività. Lo hanno confermato diversi studi internazionali, e adesso l'Europa vuole correre ai ripari contro i danni fisici e psicologici della dipendenza da social media, siti di scommesse e videogiochi. 

Il primo passo lo ha compiuto oggi il Parlamento europeo, che ha approvato in prima lettura un pacchetto di proposte per affrontare questo fenomeno. Nel testo, gli eurodeputati mettono in guardia sui servizi che sfruttano le vulnerabilità delle persone per catturare la loro attenzione e monetizzare sui loro dati. La dipendenza da social "può causare danni fisici, psicologici e materiali, come perdita di concentrazione e capacità cognitive, esaurimento, stress, depressione e attività fisica limitata", spiega il testo.

I deputati puntano il dito contro il vuoto legislativo attuale: le tecniche dannose che creano dipendenza non coperte dalla direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali. Tecniche come lo scorrimento infinito dei contenuti su siti e piattaforme, la riproduzione automatica predefinita, le notifiche costanti di push e di conferma di lettura, dovrebbero essere proibite. I deputati chiedono che le aziende siano obbligate a sviluppare prodotti e servizi digitali etici ed equi "by design", senza schemi oscuri, design fuorvianti e che creano dipendenza.

Gli eurodeputati esprimono particolare preoccupazione per l'impatto che la dipendenza digitale ha sui bambini e sugli adolescenti, che sono più vulnerabili a questi sintomi, e chiedono maggiore ricerca e regolamentazione in questo settore. La Commissione europea, si legge nel testo, dovrebbe promuovere un "diritto a non essere disturbato" digitale e creare un elenco di buone pratiche di progettazione come: "pensa prima di condividere"; disattivare le notifiche per impostazione predefinita; feed cronologici; modalità scala di grigi; avvisi o blocchi automatici dopo un tempo di utilizzo prestabilito (in particolare per i minori); riepiloghi del tempo totale di utilizzo. Le linee guida educative e le campagne di sensibilizzazione dovrebbero promuovere strategie di autocontrollo per aiutare le persone a sviluppare comportamenti online più sicuri e abitudini sane.

"Nessuna autodisciplina può battere il design che crea dipendenza a cui siamo tutti soggetti oggi - dice l'eurodeputato Kim Van Sparrentak - L’uso problematico degli smartphone influisce sulla capacità di attenzione e sullo sviluppo del cervello fin dalla giovane età. Questa è una delle sfide del nostro tempo. Se non interveniamo ora, ciò avrà un impatto enorme sulle generazioni a venire. Disponiamo già di norme rigorose in materia di salute e sicurezza per alimenti, alcol e tabacco per proteggere la nostra salute. L’Ue deve ora affrontare il design che crea dipendenza”, conclude. 

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