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Venerdì, 26 Aprile 2024
La riforma / Francia

Servono muratori, Parigi regolarizzerà i migranti disposti a lavorare nelle costruzioni

A chi è arrivato in maniera irregolare verrà concesso il permesso di soggiorno se accetta un impego nei settori "sotto pressione" e sarà valido 12 mesi. Il governo: "Gentili coi gentili, cattivi coi cattivi"

Parigi vuole concedere permessi di soggiorno agli immigrati arrivati nel Paese in maniera irregolare, ma che sono disposti a lavorare in settori "sotto pressione" come quello delle costruzioni, che attualmente conta circa 400mila posti di lavoro vacanti. Come spiegato dal ministro dell'Interno Gérald Darmanin il permesso sarà valido per 12 mesi e in caso di non rinnovo del contratto lavorativo, non verrà esteso.

Secondo il piano, anticipato dal governo alla stampa e che ancora non è stato approvato definitivamente, i beneficiari del visto non potranno portare la propria famiglia in Francia nell'ambito del ricongiungimento familiare, poiché questo è possibile solo dopo "un anno" di presenza sul territorio francese. La misura, che è stata definita dalla destra una "campagna di regolarizzazione dei clandestini", fa parte della futura legge sull'asilo e l'immigrazione, prevista per la prima metà del 2023, che dovrebbe introdurre una serie di misure per rendere più efficaci gli "obblighi di lasciare il territorio francese" (cui sigla francese, Oqtf).

Secondo le parole di Darmanin il governo di Parigi vuole una legge che sia "cattiva con i cattivi e gentile con i gentili". "Proporremo il rinnovo automatico dei permessi pluriennali per coloro che non creano problemi, che non hanno precedenti penali", ha proseguito, stimando che si tratti di diverse centinaia di migliaia di persone. Allo stesso tempo, "registreremo tutti gli Oqtf nello schedario delle persone ricercate" per "poter assicurarci che abbia realmente lasciato il territorio e contare così tutte le partenze ", ha spiegato Darmanin al quotidiano Le Monde.

Il disegno di legge prevede anche la generalizzazione del giudice unico presso la Corte nazionale di asilo (Cnda), dove un collegio si riunirà solo per "casi molto difficili". In ultimo, il testo prevede che il rifiuto di una domanda di asilo in prima istanza da parte dell'Ofpra (l'Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi) "sarà considerato come un Oqtf con possibilità di appello entro quindici giorni".

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