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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'Ue abbandona l'agroalimentare italiano? Calati del 90% gli aiuti alla promozione del settore

La denuncia dell'eurodeputato De Castro (Pd) in un'interrogazione alla Commissione sostenuta da 37 colleghi italiani del Parlamento di diversi schieramenti, socialisti, popolari e conservatori

L'Unione europea ha smesso di sostenere la promozione del settore agroalimentare italiano, riducendo quasi fino a farli sparire, i finanziamenti al settore. Lo denuncia in un'interrogazione all'esecutivo di Bruxelles il primo vicepresidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro del Pd. “Sono calati del 90% nel 2017 gli aiuti Ue all’Italia per la promozione di prodotti agroalimentari: dall’analisi dei dati a disposizione sono passati – inspiegabilmente - da più di 33 milioni di euro nel 2016, a poco più di 3 milioni quest’anno”, spiega il deputato nell'annunciare l'azione che è stata firmata congiuntamente da 37 europarlamentari italiani di diversi schieramenti politici, socialisti, popolari e conservatori.

“I programmi di promozione dei prodotti agroalimentari provenienti dai fondi della Politica Agricola Comune costituiscono uno strumento fondamentale ed una preziosa risorsa per tutti gli Stati membri”, sottolinea De Castro denunciando che “dai dati dell’ultimo anno si è registrato un divario geografico senza precedenti risultante da un confronto tra Francia, Spagna e Italia”.

Per il vicepresidente della Comagri “con l’interrogazione si chiede alla Commissione europea di giustificare questa evidente assenza di bilanciamento, facendo chiarezza sulle modalità in cui vengono applicati i criteri in fase di valutazione”. Gli europarlamentari firmatari domandano inoltre all'esecutivo di Bruxelles “di pubblicare i parametri valutativi riguardanti i programmi vincitori, in un’ottica di maggiore trasparenza verso i cittadini e di modo che possano essere sfruttati come modello da tutti gli interessati”.

Ecco tutti i firmatari del testo:

Paolo De Castro (S&D), Patrizia Toia (S&D), Elisabetta Gardini (PPE), Brando Benifei (S&D), Simona Bonafè (S&D), Mercedes Bresso (S&D), Renata Briano (S&D), Caterina Chinnici (S&D), Salvatore Cicu (PPE), Lara Comi (PPE), Silvia Costa (S&D), Andrea Cozzolino (S&D), Nicola Danti (S&D), Isabella De Monte (S&D), Herbert Dorfmann (PPE), Raffaele Fitto (ECR), Enrico Gasbarra (S&D), Elena Gentile (S&D), Michela Giuffrida (S&D), Cécile Kashetu Kyenge (S&D), Giovanni La Via (PPE), Barbara Matera (PPE), Stefano Maullu (PPE), Luigi Morgano (S&D), Alessia Maria Mosca (S&D), Alessandra Mussolini (PPE), Aldo Patriciello (PPE), Pina Picierno (S&D), Salvatore Domenico Pogliese (PPE), Massimiliano Salini (PPE), David-Maria Sassoli (S&D), Remo Sernagiotto (ECR), Renato Soru (S&D), Daniele Viotti (S&D), Damiano Zoffoli (S&D), Lorenzo Cesa (PPE), Alberto Cirio (PPE)  

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