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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'intervento

L'Ue ammette: "Potremmo non avere abbastanza gas per il prossimo inverno"

Il report: nel 2023 rischio gap di 30 miliardi di metri cubi. Von der Leyen: "Un fondo europeo di sovranità per promuovere la transizione energetica"

La stagione oramai alle porte non dovrebbe comportare gravi problemi sul fronte energetico. Ma nell'inverno 2024 i Paesi dell'Unione europea potrebbero ritrovarsi senza scorte di gas sufficienti. Lo ha ammesso la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha confermato le previsioni non proprio rosee dell'Aie, l'Agenzia internazionale dell'energia.

Il report

Come avevamo scritto a inizio novembre, infatti, l'Aie ha lanciato l'allarme sulle potenziali ristrettezze nel mercato internazionale nel gas che potrebbero colpire l'Europa. Se dopo la guerra in Ucraina, complici la maggior produzione di gas naturale liquefatto da parte degli Usa e il crollo nelle richieste di forniture di gnl da parte della Cina, i Paesi Ue hanno potuto dirottare verso i propri porti scorte consistenti di tale metano, lo stesso non è detto che accadrà nel 2023, quando si tratterà di rimpire nuovamente gli stoccaggi. Secondo l'Aie, Pechino dovrebbe tornare a far valere il proprio meso sul mercato internazionale del gnl, mentre gli Stati Uniti e altri grandi produttori non potranno aumentare più di tanto le loro produzioni. Se la Russia, per rivalsa sull'Europa, dovesse chiudere del tutto i suoi rubinetti, l'effetto combinato di questi fattori potrebbe comportare un gap di gas fino a 30 miliardi di metri cubi, ossia quasi un terzo della capacità di stoccaggio complessiva dell'Ue.

"Il prossimo inverno può essere anche più impegnativo e l'Ue deve potenziare i suoi sforzi in molti campi", ha detto von der Leyen incontrando Fatih Birol, l'economista turco alla guida dell'Aie. "Hai sottolineato - ha continuato la presidente della Commissione rivolgendosi a Birol - i rischi possibili che la Russia tagli il resto delle forniture dai gasdotti, che la Cina rimuova le restrizioni del Covid e che questo riporti la domanda di energia sui mercati globali ai livelli pre-Covid e il fatto che quest'anno abbiamo beneficiato di un inverno estremamente caldo e che il prossimo possa essere diverso. So dai tuoi dati che, nonostante le azioni intraprese, potremmo affrontare ancora un gap di gas fino a 30 miliardi di metri cubi l'anno prossimo. Le azioni che abbiamo predisposto copriranno parte di questo, ma molto di più deve essere fatto", ha aggiunto.

Come colmare il gap

Secondo l'Aie, il gap può "essere colmato e il rischio di carenze evitato attraverso maggiori sforzi per migliorare l'efficienza energetica, distribuire energie rinnovabili, installare pompe di calore, promuovere il risparmio energetico e aumentare le forniture di gas". Al fine di incentivare miglioramenti più rapidi nell'efficienza energetica, il rapporto dell'Aie raccomanda di ampliare i programmi esistenti e aumentare le misure di sostegno per la ristrutturazione delle case e l'adozione di elettrodomestici e illuminazione efficienti. Raccomanda inoltre di utilizzare tecnologie più intelligenti e di incoraggiare il passaggio dal gas all'elettricità nell'industria. Per accelerare le autorizzazioni per le energie rinnovabili, il rapporto propone di aggiungere risorse amministrative e semplificare le procedure. Poi propone inoltre un maggiore sostegno finanziario per le pompe di calore e modifiche alle leggi fiscali che penalizzano l'elettrificazione.

Se alcune di queste misure, come quella sulle autorizzazioni per i nuovi impianti rinnovabili, richiedono un impegno sul fronte normativo, per altre la necessità maggiore è trovare le risorse per gli investimenti. I fondi individuati per il RePowerEU potrebbero non essere sufficienti, soprattutto per quei Paesi con problemi di bilancio come l'Italia. Da qui, l'idea di dare vita a un fondo comune sul modello di quanto fatto con la pandemia e il Next Generation EU. L'idea non piace ai frugali, Germania e Olanda in testa. Ma von der Leyen ha ribadito che a "medio termine" la Commissione presenterà una proposta per creare un fondi di sovranità incentrato sulla transizione energetica. Nell'attesa, la presidente ha annunciato che entro marzo Bruxelles potrebbe procedere con il primo acquisto congiunto di gas, proprio per prepararsi all'inverno 2024, "ma per farlo serve un accordo sulle nuove regole" tra i governi degli Stati membri. 

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