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Domenica, 28 Aprile 2024
La protesta / Ucraina

"Basta zucchero dall'Ucraina": agricoltori in rivolta a Bruxelles

Da quando l'Ue ha eliminato le restrizioni ai carichi da Kiev, le importazioni sono passate da 20mila a 400mila tonnellate. Ma i prezzi continuano a salire lo stesso

Non c'è solo il grano a creare tensioni tra gli agricoltori europei e l'Ucraina: il nuovo fronte di scontro riguarda lo zucchero. I coltivatori francesi di barbabietola, che rappresentano i principali produttori in Ue, hanno chiesto alla Commissione europea di reintrodurre un limite alle importazioni da Kiev che sono stati sospesi nel giugno 2022 in seguito all'invasione della Russia.

Se prima del conflitto, la quota di importazione dall'Ucraina non superava le 20.070 tonnellate per anno, nei dodici mesi a cavallo tra il 2022 e il 2023 l'import ha raggiunto le 400mila tonnellate, e potrebbe arrivare fino a 800mila entro il 2024, secondo quanto denuncia la Cgb, la confederazione dei produttori francesi. "Abbiamo bisogno di una risposta chiara da parte della Commissione europea sulla gestione futura di questo afflusso di zucchero", ha dichiarato l'organizzazione durante una conferenza stampa che si è tenuta la scorsa settimana.

La risposta di Bruxelles è arrivata in queste ore: il commissario per l'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, rispondendo a un'interrogazione parlamentare di alcuni esponenti del gruppo Ppe, ha fatto sapere di essere pronto a riattivare le quote di importazione. Le esenzioni scadranno il 5 gennaio 2024, dopodiché l'esecutivo comunitario dovrà valutare se estenderle ulteriormente oppure eliminarle. Tutto dipenderà da "una valutazione" di Bruxelles: se da tale esame emergerà che "che le importazioni (di zucchero, ndr) dall'Ucraina hanno influito negativamente sul mercato dell'Ue di prodotti simili o direttamente concorrenti, i dazi doganali altrimenti applicabili ai sensi dell'accordo di associazione potrebbero essere reintrodotti".

Le proteste dei coltivatori di barbabietole si aggiungo a quelle dei produttori di grano di diversi Paesi Ue dell'Est, a partire dalla Polonia. Più di recente, sempre in Polonia, sono scoppiate anche tensioni tra i camionisti locali e quelli ucraini, accusati di sfruttare le agevolazioni concesse da Bruxelles per "invadere" il mercato dei trasporti fornendo manodopera a più basso prezzo. 

Nonostante la crescita delle importazioni di zucchero dall'Ucraina, scrive l'agenzia stampa Bloomberg, i prezzi dello zucchero nell'Ue rimangono elevati per via della carenza globale di questo dolcificante. Oggi, lo zucchero costa più di 800 euro a tonnellata in Europa, il prezzo più alto da oltre un decennio.

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