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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

L'Europa "accoglie con favore" lo sbarco selettivo dei migranti in Italia

Lo ha detto una portavoce della Commissione Ue. Ma Bruxelles avverte: "Richieste di asilo non si fanno sulle navi"

La Commissione europea "accoglie con favore" il fatto che circa "500 migranti sono stati sbarcati" dalle navi appartenenti a diverse ong sulle coste italiane. L'esecutivo Ue "non è responsabile del coordinamento" delle operazioni, ma ricorda che "c'è un obbligo giuridico e morale di salvare vite in mare" e che "c'è un obbligo giuridico per gli Stati membri di farlo a prescindere dalle circostanze che hanno portato le persone a trovarsi in difficoltà". Lo ha detto la portavoce dell'esecutivo comunitario per gli Affari interni Anitta Hipper, rispondendo a una domanda sulla decisione del governo italiano di accogliere solo una parte dei migranti salvati dalla nave Humanity 1, battente bandiera tedesca, e lasciando a bordo 35 persone. 

"In linea con il diritto internazionale - ha aggiunto Hipper - dovrebbe essere fatto ogni sforzo per minimizzare il tempo di permanenza delle persone a bordo delle navi e l'individuazione di un porto sicuro dovrebbe tenere conto anche dei casi particolari. Ogni caso è diverso, ma qui il dovere e la competenza sono degli Stati membri: incoraggiamo tutti gli Stati a salvare vite e a rispettare i loro obblighi giuridici", ha concluso la portavoce della Commissione.

Diverso, invece, il discorso sui 35 rimasti a bordo di Humanity. Secondo il governo, stando alle parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, "il trattato di Dublino (l'insieme di accordi che regola la migrazione nell'Ue, ndr) è chiarissimo: la gestione deve essere fatta dallo Stato di primo accesso. E se una nave straniera in acque internazionali accoglie dei migranti, lo Stato di primo accesso è quello di bandiera di quella nave", ha spiegato Nordio.

Il problema, però, è come gestire le richieste d'asilo. Secondo una fonte Ue sentita dall'Ansa, la posizione di Bruxelles è che sia "molto difficile" per i migranti presentare richieste di asilo direttamente sulle navi delle ong sulla base della loro registrazione nazionale, rivolgendosi dunque al Paese di cui battono bandiera. Le leggi in materia sarebbero "abbastanza chiare", ha aggiunto la fonte.

Intanto, dalla Germania arrivano segnali di apertura verso la richiesta dell'Italia di condividere l'accoglienza dei migranti della Humanity 1: "Siamo in stretto contatto con gli enti italiani", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno tedesco. Quanto alla gestione, il portavoce ha chiarito che "il coordinamento compete alla Commissione Ue".

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