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Domenica, 28 Aprile 2024
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Trentuno migranti affogano nella Manica, è la più grande tragedia nel Canale

Un'imbarcazione si è ribaltata dopo essere partita da Calais nel tentativo di raggiungere il Regno Unito

Almeno 31 migranti sono morti tentando di attraversare la Manica, dopo che il loro gommone è affondata al largo di Calais. Si tratta della più grande tragedia sulla tratta usata per raggiungere il Regno Unito dalla Francia. Inizialmente un funzionario del ministero dell'Interno di Parigi aveva detto alle agenzie di stampa che i servizi marittimi nazionali avevano recuperato "diversi corpi, tra cui cinque persone morte e cinque persone prive di sensi, secondo le prime stime". Ma poi la polizia in una nota ha affermato che “più di venti persone” sarebbero morte. Alla fine il tragico bilancio è salito ad almeno 31 vittime, tra cui una donna e una giovane ragazza.

Due sopravvissuti sono in terapia intensiva e le forze dell'ordine hanno arrestato quattro persone sospettate di essere i trafficanti che hanno organizzato il viaggio. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni ha affermato che si tratta della più grande perdita di vite umane nel Canale da quando si è iniziato a raccogliere dati nel 2014.

Dopo la notizia dell'affondamento, in un tweet il ministro degli Interni francese, Gérard Darmanin, nell'annunciare di essere diretto sul luogo della tragedia, ha espresso “forte commozione davanti alla tragedia dei tanti morti dovuti al capovolgimento di un barcone”, aggiungendo che non si potrà “ mai dire abbastanza sulla natura criminale dei contrabbandieri che organizzano questi attraversamenti”. Il presidente Emmanuel Macron ha promesso che la Francia “non lascerà che la Manica diventi un cimitero” e ha promesso di “trovare e condannare i responsabili” della tragedia, e il premier britannico, Boris Johnson, si è detto "scioccato, sgomento e profondamente rattristato dalla perdita della vite umane".

Nonostante il peggioramento delle condizioni meteorologiche invernali, da settimane proseguono i tentativi da parte di rifugiati e migranti di effettuare la pericolosa traversata verso il Kent, nel sud dell'Inghilterra. L'11 novembre 1.185 persone, mai così tante in passato, sono arrivate dopo un pericoloso viaggio su imbarcazioni di fortuna. Due giorni prima ne erano arrivate altre mille e in generale dall'inizio dell'anno gli sbarchi sono raddoppiati.

Il governo di Johnson ha promesso la linea dura contro l'immigrazione irregolare e ha anche stretto un patto con la Francia di Emmanuel Macron in cui si è impegnato a sborsare quasi 90 milioni di euro in cambio del raddoppio dei pattugliamenti della guardia costiera di Parigi, ma con scarsi risultati. Il ministero dell'Interno francese ha garantito di aver onorato i suoi impegni per impedire le partenze di piccole imbarcazioni, dispiegando oltre 600 poliziotti e gendarmi di stanza sulla costa nord ogni giorno, 24 ore al giorno. Parigi afferma di aver aumentato il suo tasso di successo nell'interrompere le traversate, con il 62,5 per cento delle partenze interrotte nel 2021, rispetto a circa il 50 per cento dell'anno scorso.

"Abbiamo avuto difficoltà a persuadere alcuni dei nostri partner, in particolare i francesi, a fare le cose nel modo in cui pensiamo che la situazione meriti", ha detto riguardo all'accordo Johnson dopo la tragedia aggiungendo: "Capisco le difficoltà che devono affrontare tutti i Paesi, ma quello che vogliamo ora è fare di più insieme, e questa è l'offerta che stiamo facendo".

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