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Domenica, 28 Aprile 2024
Cocaina & co.

In Italia quasi 300 morti in un anno per overdose

In Europa la cannabis (e derivati) resta la droga più diffusa, ma a preoccupare è soprattutto la cocaina, che ormai viene prodotta direttamente nel vecchio continente

Droghe consumate ovunque e (più o meno) da tutti. Queste in sintesi le conclusioni che si possono trarre dall'ultimo report presentato dall'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Oedt). Le droghe a disposizione sono sempre di più: non solo le "classiche" cannabis, cocaina, eroina. Alla lunga lista delle sostanze che generano dipendenze se ne aggiungono molte altre come l'anfetamina, la metanfetamina e, più recentemente, i catinoni sintetici. L'evoluzione del settore è inarrestabile. Nella sua relazione annuale, l'organo di monitoraggio avverte che la gamma e la disponibilità di droghe continua ad espandersi in Europa, così come la loro produzione, anche locale. Insieme alle tipologie di sostanze, aumentano anche i decessi. Secondo i calcoli dell'Osservatorio, nel 2021 nell'Unione europea si sono verificati almeno 6.166 decessi per overdose da sostanze illecite. Un dato in aumento rispetto ai 5.796 decessi registrati nel 2020. Solo in Italia sono state 293 le persone che hanno perso la vita per overdose nel 2021.

Disponibilità diffusa

Non gira intorno al problema Alexis Goosdeel, direttore dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. "Riassumerei la situazione come segue: 'Ovunque, tutto, tutti'", ha affermato Goosdeel in un comunicato stampa. "Le droghe illecite tradizionali sono ormai ampiamente disponibili, mentre continuano a comparire nuove sostanze con un elevato contenuto di principi attivi", ha analizzato il direttore. Oltre all'ampia gamma di sostanze psicoattive disponibili, a preoccupare è anche il loro elevato contenuto di principio attivo e purezza. A primeggiare da diversi anni nel vecchio continente è la cocaina, che arriva in grandi quantità nei porti in container commerciali. Nel 2021 sono state sequestrate 303 tonnellate. I dati preliminari dello scorso anno mostrano che 162 tonnellate sono state sequestrate solo nei porti di Anversa (Belgio) e Rotterdam (Paesi Bassi). In Francia invece sono state intercettate 27,7 tonnellate di polvere bianca. Una quantità, secondo le stesse autorità, davvero esigua rispetto a quella che importata e che circola in Europa.

Non solo import

Dal rapporto emerge che gli Stati membri dell'Ue non sono solo un hub per l'importazione della cocaina, ma stanno diventando anche la sede di impianti di produzione. Nel 2021 sono stati smantellati 34 laboratori (rispetto ai 23 del 2020). La cocaina è lo stimolante illecito più diffuso in Europa, consumato da 3,7 milioni di adulti europei (tra i 15 e i 64 anni) lo scorso anno. La principale droga utilizzata nel vecchio continente è la cannabis. Ne fanno uso oltre 22 milioni di adulti europei nel 2022. Nel dossier si esprime preoccupazione per l'impatto sulla salute pubblica dei nuovi prodotti derivati dalla cannabis, come l'esaidrocannabinolo (Hhc). L'Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (Ansm) lo ha classificato come narcotico in Francia e ne ha vietato la vendita a inizio giugno.

Nuove rotte per l'eroina

L'eroina rimane l'oppioide illecito più comunemente usato nel continente. La guerra in Ucraina ha interrotto la logistica degli oppioidi, consumati da circa un milione di europei nel 2021, che vengono trasportati dall'Afghanistan all'Europa attraverso l'Asia centrale, il Caucaso e il Mar Nero. Ciò nonostante, la situazione in Ucraina ha incoraggiato il ricorso a nuove rotte. Il tasso di mortalità per overdose nell'Unione europea è stimato a 18,3 morti per milione di abitanti di età compresa tra 15 e 64 anni. In Italia però il dato cala a 8 morti per milione di abitanti. In tutta Europa "il numero di decessi per overdose tra i 50 e i 64 anni è aumentato del 69% tra il 2012 e il 2021", si legge nella relazione. Il rischio però non è solo quello del sovra-dosaggio. Alle droghe sono connessi anche altri incidenti e problematiche, che sono poi difficili da quantificare. Si tratta di incidenti, violenze, malattie cardiovascolari e respiratorie. Tra gli "effetti collaterali" vengono annoverate anche le infezioni come l'Hiv, il cancro e e l'epatite virale. Infine il suicidio.

Tendenze

La produzione di droghe sintetiche, come anfetamine, metanfetamine e catinoni sintetici, risulta quella più dinamica. I consumatori tendono a considerare i diversi stimolanti come "funzionalmente equivalenti ed essere disposti a provare nuovi prodotti in base alla loro disponibilità sul mercato", si legge nel report. Questo significa utilizzare queste droghe come se una valesse l'altra, quando invece non è così. La metanfetamina e i catinoni sintetici sono chimicamente simili all'anfetamina, ma non sono equivalenti in termini di rischio per la salute pubblica. I catinoni, come il mefedrone ed il metilone, sono apparsi dagli anni 2000 in poi per uso a scopo ricreativo, ribattezzati di volta in volta con nomi del tipo Explosion, Blow, Recharge. Dato che il loro sviluppo è relativamente nuovo, gli esperti non dispongono di una solida base di prove per comprendere i potenziali rischi per la salute, neppure quali potrebbero essere gli interventi appropriati. Per la metanfetamina, che può raggiungere elevati gradi di purezza, la preoccupazione maggiore riguarda il suo uso quando viene fumata, perché comporta maggiori rischi per la salute. Tutte queste sostanze possono essere disponibili anche in polveri o pillole che hanno un aspetto simile. Conseguenza: i consumatori non sempre sono consapevoli di quale particolare stimolante o miscela di sostanze stanno consumando. È stato poi notato come la combinazione di assunzione di droghe ad alto rischio sia associata a comportamenti sessuali a rischio, noti come "chemsex".

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