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Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica / Francia

Vietato ai musulmani pregare in aeroporto

Una trentina di persone fotografate in ginocchio in un aeroporto di Parigi. L'azienda che gestisce gli scali assicura che verrà rafforzata la vigilanza, ma la sinistra parla di islamofobia

Le polemiche sui musulmani si moltiplicano ormai quasi quotidianamente in Francia. L'ultima riguarda una preghiera collettiva avvenuta domenica 5 novembre all'interno dell'aeroporto Roissy-Charles de Gaulle di Parigi. Una foto della scena è stata condivisa su X (ex Twitter) da Noëlle Lenoir, ex ministro responsabile degli Affari europei sotto Jacques Chirac nel biennio 2002-2004). "Cosa fa l’amministratore delegato degli aeroporti di Parigi quando il suo aeroporto si trasforma in una moschea? Il cambio di incarico è ufficiale?", ha tuonato Lenoir in un commento riferendosi all'immagine in cui si vede una trentina di persone inginocchiate in fila sul tappeto rosso dell'aeroporto. Poi è toccato ad Astrid Panosyan-Bouvet, dello stesso partito del presidente Emmanuel Macron, ricondividere la foto sulla stessa piattaforma. "Questa è una prima volta deplorevole", ha scritto l'esponente di centro-destra ricordando che "esistono luoghi di culto dedicati" nei terminal sia dell'aeroporto di Roissy che di Orly. La deputata del partito Renaissance ha poi ricordato che "la polizia di frontiera ha ricevuto istruzioni di vietarlo e raddoppierà la nostra vigilanza".

La reazione del Gruppo ADP (ex Aéroports de Paris) che gestisce gli scali della capitale francese è arrivata solo dopo diverse ore invitando espressamente alla moderazione. L'amministratore delegato del gruppo aeroportuale Augustin de Romanet ha scritto di non ritenere "necessario evidenziare in questo momento questo episodio senza precedenti". Messaggio sottinteso: siamo già nel mezzo del conflitto in Medio Oriente tra Israele e Palestina, inutile infiammare gli animi quando già ci sono rischi di sicurezza in Francia. De Romanet ha comunque definito "deplorevole" l'episodio, ricordando che "esistono luoghi di culto dedicati" e che "la Polizia di frontiera è stata incaricata di proibirlo e raddoppierà la sua vigilanza".

Intervenendo sull'episodio il Ministro delegato ai Trasporti ha accolto con favore la posizione dell'amministratore delegato, citando la sua "fermezza e richiamo alle regole necessarie". All'Agence France Presse una fonte aeroportuale ha confermato che domenica si è tenuta una preghiera di dieci minuti da parte dei viaggiatori musulmani in partenza per la Giordania al Terminal 2B dell'aeroporto Charles-de-Gaulle. Il sindaco socialista di Alfortville, Luc Carvounas, già ex deputato e senatore, ha stigmatizzato le frasi della deputata macronista ricordandole che "un deputato della Nazione non deve partecipare con espressioni goffe a ciò che potrebbe assomigliare all'islamofobia". I suoi colleghi di destra la difendono invocando invece la "laicità e le regole che vi contribuiscono". Dall'esplosione del conflitto esploso in Medio oriente il 7 ottobre scorso, in Francia si sono susseguiti vari allarmi di attentati soprattutto a Parigi. Un professore è stato ucciso da un giovane ventenne che avrebbe invocato Allah-Akbar prima di assassinarlo. Era ex studente radicalizzato del liceo dove insegnava il docente ucciso.

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