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Domenica, 28 Aprile 2024
Il documento

Mezza Europa dice no alla carne coltivata

Dodici Paesi guidati da Italia, Francia e Austria chiedono a Bruxelles una moratoria sul cibo artificiale

L'Italia non è sola nella sua crociata contro la carne coltivata in laboratorio: 12 Paesi Ue, tra cui Francia e Austria, hanno sottoscritto una nota congiunta in cui chiedono a Bruxelles una moratoria sulla produzione di cibo artificiale. 

La carne coltivata, si legge nella nota, che arriverà sul tavolo dei ministri dell'Agricoltura riuniti nella capitale Ue, rappresenta "una minaccia" ai "metodi di produzione alimentare genuina che sono al centro del modello agricolo europeo". Il documento mette in guardia da "nuove pratiche" che "includono la produzione di carne con la tecnologia delle cellule staminali, che richiede tessuti di animali vivi".

Lo sviluppo di "questa nuova produzione alimentare coltivata in laboratorio solleva molti interrogativi che devono essere discussi approfonditamente tra gli Stati membri, la Commissione, gli stakeholder e il pubblico in generale", si legge ancora. "Questi interrogativi sono essenziali per la società futura che vogliamo e dobbiamo costruire in Europa essere parte di un rinnovato e ampio dibattito nell'Ue specifico sulla carne coltivata in laboratorio", evidenziano i firmatari, che comprendono anche i governi di Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lussemburgo, Lituania, Malta, Romania e Slovacchia.

Nella nota si chiede quindi "un approccio più ampio sulla produzione di carne basata sulle cellule da prendere in considerazione per tenere conto di tali interrogativi e dei risultati delle discussioni che si terranno con gli Stati membri e la società civile europea prima di prendere qualsiasi decisione in materia di autorizzazione alla commercializzazione. Ricordiamo che l'Ue finora non ha mai rilasciato alcuna autorizzazione sui prodotti animali basati su tecniche di coltivazione cellulare. Pertanto, per valutare e' necessario un approccio trasparente, scientifico e globale", continuano i firmatari.

I dodici Paesi Ue chiedono poi alla Commissione di "garantire una condivisione accurata e indipendente delle informazioni su base scientifica e contrastare qualsiasi inganno da campagne di greenwashing. Se queste informazioni mostrano che la carne coltivata in laboratorio non fornisce chiari benefici su ambiente, salute dei consumatori, aree rurali e agricoltori, non saremo nella posizione di prendere in considerazione lo sviluppo di questo settore nell'Ue", concludono.

Bruxelles in questi anni ha finanziato diversi progetti di ricerca sulla carne in laboratorio. L'Olanda è tra i Paesi europei che più sta investendo su questo filone di ricerca. Non si tratta solo di fondi pubblici: è soprattutto il settore privato che sta aumentando i finanziamenti. Il giro d'affari della carne coltivata ha toccato la cifra record di 1,3 miliardi di dollari nel 2021. Secondo diversi analisti, tale cifra potrebbe diventare 10 volte più grande da qui al 2030.

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