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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso / Polonia

Bruxelles contro la legge 'anti-Putin' della Polonia: "Viola la democrazia"

Le nuove norme di Varsavia sono considerate un modo per mettere a tacere l'opposizione. La Commissione europea apre una procedura d'infrazione

La Commissione europea si schiera al fianco delle decine di migliaia di polacchi che domenica scorsa sono scesi in piazza per protestare contro la legge sulle influenze russe. Per Bruxelles, questa misura viola lo stato di diritto e "interferisce con il processo democratico". Da qui la decisione di aprire una procedura d'infrazione contro Varsavia, già sotto procedimento Ue per le sue norme sulla giustizia.

La legge contestata dall'esecutivo comunitario, entrata in vigore lo scorso 31 maggio, prevede la creazione di un "Comitato di Stato per l'esame dell'influenza russa sulla sicurezza interna della Polonia tra il 2007 e il 2022". Questo comitato, che ricorda quello Usa sulle "influenze comuniste" degli anni '50, si occuperà di indagare eventuali reati commessi da politici polacchi nei loro rapporti con la Russia, e potrebbe portare al bando dagli uffici pubblici fino a 10 anni nei confronti di coloro che dovessero essere ritenuti colpevoli.

Il provvedimento, che è stato criticato anche a livello internazionale da Stati Uniti e Unione europea, è ritenuto un modo per mettere a tacere le opposizioni da parte del PiS, il partito di maggioranza e stretto alleato di Giorgia Meloni in Europa. Uno dei bersagli della legge sarebbe proprio il leader delle opposizioni, Donald Tusk, che è stato premier dal 2007 al 2014 oltre che ex presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019. Fu sotto la sua guida che la Polonia firmò un contratto per l'approvvigionamento di gas con la russa Gazprom, che viene citato nella motivazione ufficiale del disegno di legge. Ma allora quasi tutti i Paesi europei compravano (e alcuni lo fanno ancora) gas dalla Russia di Vladimir Putin.

Cosa sta succedendo in Polonia

Secondo la Commissione europea, la legge, per come è formulata viola diversi principi e leggi Ue, a partire dal "principio di democrazia". Le attività del comitato "rischiano di creare gravi danni reputazionali ai candidati alle elezioni e, rilevando che una persona ha agito sotto l'influenza russa, potrebbero limitare l'effettività dei diritti politici delle persone elette nelle elezioni democratiche". La nuova legge fornisce una definizione molto ampia e non specificata di "influenza russa" e "attività", e prevede sanzioni penali che "si applicano anche a comportamenti che erano legali al momento della condotta", spiega Bruxelles.

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