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Domenica, 28 Aprile 2024
Aperta inchiesta / Finlandia

L'ancora di una nave cinese avrebbe danneggiato il gasdotto finlandese

La teoria dell'incidente causato dall'ancora è sempre più discussa anche sui media della Finlandia.

L'inchiesta sul danno causato lo scorso 9 ottobre al Balticconnector, il gasdotto che collega Finlandia ed Estonia, vede incriminata una nave portacontainer cinese, la Newnew polar bear. Le autorità finlandesi arrivano così a escludere il coinvolgimento di una nave russa, la Sevmorput, un cargo rompighiaccio a propulsione nucleare, che inizialmente era la principale sospettata dell'incidente.

C'è una foto utile a sciogliere i dubbi su quanto accaduto nel Mar Baltico qualche settimana fa. L'emittente nazionale finlandese Yle ha condiviso uno scatto dell 22 ottobre che mostra la nave cinese, registrata a Hong Kong, con un'ancora mancante sul lato sinistro. 

Baltic-Connector-gasdotto-mappa

La nave battente bandiera dell'ex colonia britannica si trovava nelle vicinanze del gasdotto Balticconnector quando è stata registrata un'attività sismica nella zona e che era molto più vicina rispetto al container russo alla pipeline.

Secondo indiscrezioni della stampa estone, lo scorso 8 ottobre la NewNew Polar Bear era partita dal porto di Shanghai per raggiungere quello di San Pietroburgo lo stesso giorno. La velocità di navigazione era di 11 nodi, ma non è chiaro il motivo per cui è diminuita quando la nave portacontainer si è avvicinata al Balticconnector. In cinque minuti, proprio quando l'imbarcazione passava sul gasdotto, la velocità è scesa a 9,5 nodi per poi tornare a quella di 11 nodi. 

La teoria dell'incidente causato dall'ancora è ora sempre più discussa anche sui media finlandesi. Le autorità finlandesi hanno infatti recuperato l'oggetto che sarebbe responsabile della devastazione nei fondali: un'ancora alta più di due metri e larga altri due metri, con uno spessore di circa un metro, riferisce "Helsingin Sanomat".

Ancora prima che i finlandesi completassero le loro indagini, la marina di Oslo l'ha fatta sorvegliare a distanza ravvicinata da un pattugliatore: la nave ha fatto sosta nel porto russo di Arkhangelsk e, secondo una foto scattata il 22 ottobre scorso e sul sito web russo Fleetphoto.ru, la Newnew Polar Bear compare con un'ancora mancante sul lato sinistro. Se l'ancora fosse caduta accidentalmente e avesse colpito il tubo del gas, avrebbe potuto danneggiarlo seriamente, riporta l'emittente Yle. E in questo caso, se ne sarebbe accorto l'equipaggio? D'altra parte, se l'intenzione era quella di danneggiare il tubo deliberatamente, ci sarebbe voluto del tempo per farlo.

La NewNew Polar Bear di proprietà di un'azienda cinese (Foto: Global Ports)

Le autorità inquirenti di Helsinki temono però che il danno sia stato il risultato di un sabotaggio deliberato. "Le indagini procedono per stabilire se si sia trattato di un atto deliberato. Stiamo esaminando le tracce lasciate sul fondale", hanno dichiarato le autorità finlandesi. Sottolineando che i tentativi di contattare il mercantile cinese e il suo capitano "finora non hanno dato risultati".

La Cina sembra volere collaborare con le autorità finlandesi, auspicando un'indagine "obiettiva, equa e professionale" sui danni al gasdotto sottomarino Balticconnector. Pechino "spera che le parti interessate possano scoprire la verità il prima possibile", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, in una conferenza stampa. L'indagine è ancora aperta e avanza l'ipotesi del sabotaggio. Ma un dato è certo: la riparazione dei danni provocati al Balticconnector richiederà almeno sei mesi di lavoro.

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