rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
L'impresa / Polonia

Dalla Polonia alla Francia in canoa: per mostrare l'inquinamento dei fiumi in Europa

Un esploratore francese sta attraversando cinque Paesi remando su 22 corsi d'acqua. Raccoglierà dati per gli scienziati

È partito ieri e attraverserà 22 fiumi in cinque Paesi europei in canoa. L'impresa, non solo sportiva, verrà realizzata da un viaggiatore francese, la cui spedizione a remi in solitaria intende far luce sull'inquinamento dei corsi d'acqua europei. Christophe Gruault, 58 anni, è partito dalla capitale polacca Varsavia con una barca a remi personalizzata lunga sei metri e larga solo 60 centimetri. Obiettivo: raggiungere Parigi il 18 giugno.

In totale il percorso previsto è di 2.023 chilometri, con Gruault che prevede di attraversare cinque Paesi: Polonia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e Francia, costeggiando 22 fiumi del continente europeo. "L'obiettivo del viaggio è mostrare che ciò che è bello è fragile, e che bisogna prendersi cura di quello che è fragile ", ha dichiarato l'esploratore all'Agenzia France Presse (Afp) poco prima di partire da una riva della Vistola. Gruault vuole sensibilizzare l'opinione pubblica e al contempo fornire elementi alla scienza. Lungo il percorso incontrerà quindi gli studenti delle scuole superiori, inoltre contribuirà alla ricerca scientifica prelevando campioni di Dna dall'ambiente, che verranno poi consegnati a degli esperti del settore. In questo modo il canoista intende fornire delle prove sulle cause precise dell'inquinamento dei fiumi europei, che ne stanno spesso causando il prosciugamento.

A luglio dello scorso anno, ad esempio, nel fiume polacco Oder, che arriva fino in Germania, sono state recuperate quasi 250 tonnellate di pesci morti. Secondo le autorità della Polonia le responsabili dell'inquinamento erano le alghe tossiche, escludendo così che la causa fosse di natura industriale. Di tutt'altro avviso le autorità tedesche, che invece hanno denunciato un "disastro ambientale causato dall'uomo", sostenendo che la crescita delle alghe era stata innescata dall'introduzione di sale nelle acque. Gli elementi recuperati dal canoista potrebbero chiarire (anche) questo episodio.

A sostenerlo nel viaggio è intervenuto il Museo nazionale di storia naturale di Parigi, dove i ricercatori studieranno i campioni e le osservazioni di Gruault. "Sarà interessante prelevare campioni prima e dopo le principali città del percorso, per vedere se le città hanno conseguenze sul trattamento dell'inquinamento", ha dichiarato all'Afp Denis Duclos, direttore delle relazioni europee e internazionali del museo. Il progetto, intitolato "L'Europe à la rame" (L'Europa nel remo) può essere seguito su un apposito sito web e sui canali social.

L'equipe che supporta l'esploratore ha dotato la sua imbarcazione di un sistema, definito "unico al mondo", per invertire il movimento dei remi, consentendo al vogatore di rivolgersi in avanti. La tabella di marcia prevede tappe fino a 50 chilometri al giorno. Per questo motivo Gruault ha dovuto allenarsi per migliorare la sua forma fisica prima di intraprendere il viaggio. "Prima di tutto dovevo bilanciare il mio corpo e lavorare sui muscoli per creare forza, per mettere su un po' di massa", ha detto il canoista, aggiungendo: "E poi lavorare sul cuore, che è un motore importante".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dalla Polonia alla Francia in canoa: per mostrare l'inquinamento dei fiumi in Europa

Today è in caricamento