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Venerdì, 26 Aprile 2024
La classifica / Italia

L'Italia come il Nord Europa: siamo tra i migliori nella raccolta differenziata

Il nostro Paese segnalato dalla Commissione europea tra i virtuosi insieme a Stati come Belgio, Olanda, Germania e Danimarca. Siamo sulla buona strada per raggiungere i target 2035

L'Italia è tra le nazioni più virtuose dell'Unione europea quando si tratta di raccolta differenziata. I tempi delle crisi sembrano solo un ricordo lontano e il nostro Paese ora viene segnalato dalla Commissione come uno di quelli, e sono una minoranza, che si trovano sulla buona strada per raggiungere i principali obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani e degli imballaggi per il 2025. Oltre a noi tra i virtuosi Bruxelles segna a Austria, Belgio, Cechia, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Sloveni.

Secondo l'Agenzia europea dell'Ambiente l'Italia, in particolare, supera i target di riciclo specifici per tutte le categorie di imballaggi, tranne per la plastica, con il 44,5% (il target al 2025 è il 50%), stando ai dati riferiti al 2019. Le regole di conteggio, ricorda l'Agenzia, cambieranno a partire dai dati 2020 e le percentuali dovrebbero risultarne ridimensionate. L'Italia dovrebbe comunque superare i target su legno, vetro e alluminio, mentre quello sulla plastica si allontanerebbe in modo marcato, con la percentuale di raccolta che secondo le stime scenderebbe al 35,3%.

Sono invece 18 gli Stati che devono fare di più rischiano e che sono stati richiamati dall'esecutivo comunitario. Si tratta di Estonia, Finlandia Francia, Irlanda, Lettonia, Portogallo, Spagna e Svezia, che rischiano di non raggiungere l'obiettivo sui rifiuti urbani, e di Bulgaria, Croazia, Cipro, Grecia, Ungheria, Lituania, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia, che rischiano di non raggiungere quelli per imballaggi e quelli complessivi per il 2025. Alcuni Paesi continuano a conferire in discarica la maggior parte dei loro rifiuti urbani e probabilmente non riescono a raggiungere l'obiettivo di riduzione per il 2035.

Ogni anno, gli europei generano in media 530 chili di rifiuti urbani pro capite. Sebbene siano sempre più riciclati e meno collocati in discarica, quelli urbani rimangono uno dei flussi di rifiuti più complessi da gestire. Nell'Ue circa il 50% di questi viene riciclato o compostato e il 23% viene conferito in discarica. La quantità di rifiuti di imballaggio generati è poi in costante aumento, crescendo tra il 2013 e il 2020 del 15% in tutto il blocco e raggiungendo quasi 80 milioni di tonnellate. Circa il 64% di questi viene ora riciclato, con variazioni a seconda del materiale. Più del 75% degli imballaggi di carta, cartone e metallo viene riciclato, rispetto a meno del 40% della plastica - un problema nella maggior parte dei Paesi della Ue indica Bruxelles.

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