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Venerdì, 26 Aprile 2024
Il piano

Ue verso taglio obbligatorio ai consumi elettrici del 5% nelle ore di punta: "Ma spetta a governi decidere come"

Lo ha chiarito la commissaria europea Simson. Il target di riduzione dovrebbe rientrare nel piano che verrà presentato domani a Strasurgo

"Domani porremo un obiettivo obbligatorio per ridurre i consumi" di elettricità "nelle ore di punta" ma "daremo agli Stati membri la flessibilità di progettare le proprie misure come meglio credono". Lo ha detto la commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, intervenendo alla plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo. "Questo - ha spiegato la commissaria - permetterà di allentare lo stress sulla produzione di elettricità, ridurre il consumo di gas e avere un effetto positivo sui prezzi". 

Stando all'ultima bozza del piano della Commissione europea, si chiede agli Stati membri di ridurre (in modo vincolante) il consumo di elettricità del 5% nelle ore di picco. E a livello mensile la riduzione deve essere del 10%. Così come le ore di picco dovranno essere almeno il 10% di tutte le ore del mese. Fin qui i target. Come raggiungerli, ossia dove concentrare gli sforzi di riduzione (dare priorità alle famiglie o meno rispetto alle imprese, o quali settori produttivi o tipologie di imprese coinvolgere nei piani di riduzione dei consumi) spetterà ai singoli governi. Nei giorni scorsi, erano state fatte circolare delle bozze che contenevano indicazioni specifiche su come operare i tagli ai consumi di elettricità, informazioni che avevano fatto scattare subito le polemiche. A quanto pare, l'intento di Bruxelles è evitare di finire nel calderone, e lasciare ai governi il compito di definire le proprie strategie. Del resto, sono stati gli stessi governi a chiedere alla Commissione di delineare un piano comune per far fronte ai rincari.

In questo piano, sempre da indiscrezioni, pare certo che vi sarà un tetto ai ricavi delle compagnie energetiche che vendono elettricità a partire da rinnovabili, nucleare, geotermico, rifiuti e (forse) petrolio. Gas (e forse anche carbone) dovrebbero essere esclusi, così come sembra fuori dal piano l'idea di un price cap sul gas. Bruxelles propone semmai di chiedere alle società europee del settore fossile di versare un contributo di solidarietà pari al 33% dei ricavi extra registrati nel 2022. Allo stesso tempo, il tetto sui ricavi sulle altri fonti di energia dovrebbe servire agli Stati a intascare i profitti in eccesso. Nessuna riduzione immediata sulle bollette, in altre parole, ma una serie di meccanismi per mettere le mani sui ricavi delle compagnie energetiche e riutilizzarli per sostenere famiglie e imprese.  

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