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Venerdì, 26 Aprile 2024
La crisi energetica

Ue: "Carbone e nucleare per sostituire subito il gas della Russia"

Lo ha affermato il commissario Thierry Breton. Che consiglia: "Abbassiamo termosifoni e climatizzatori"

"In una situazione estrema avremmo bisogno di misure estreme. Penso alle centrali a carbone: si potrebbe decidere di non chiuderle oppure di riaprirle. Questo ci permetterebbe di sostituire 20 miliardi di metri cubi di gas, di cui 14 dalla sola Germania. Stesso discorso per le centrali nucleari, che garantirebbero l'equivalente di 12,5 miliardi di metri cubi di gas". Lo ha affermato Thierry Breton, commissario Ue a Industria e mercato interno, in un'intervista a 'La Stampa' in cui ha affrontato il tema della crisi energetica e della dipendenza dal gas russo.

"Ovviamente dovremmo trovare il modo per redistribuire l'energia e aiutare, con spirito di solidarietà, quei Paesi che hanno scelto di essere più dipendenti dal gas e in particolare da quello russo - ha aggiunto - i Paesi dovrebbero inoltre avviare acquisti e stoccaggi congiunti. In parallelo, serve una riflessione per fare in modo che il prezzo dell'elettricità non sia più legato a quello del gas perché oggi assistiamo a un'assurdità".

Secondo il commissario Ue bisogna avere un piano per fare a meno del gas russo e sostituirlo. "Entro la fine dell'anno possiamo sostituire 50 miliardi di metri cubi di gas con l'aumento delle forniture di gas naturale liquefatto, anche se ovviamente bisogna incrementare la rigassificazione. Altri 10 miliardi via gasdotto, soprattutto a Sud, dal Nord Africa o dall'Est - ha concluso - possiamo inoltre ridurre il consumo abbassando termosifoni e climatizzatori e accelerando il risparmio energetico: circa 14 miliardi. E poi spingere il biometano, così come i progetti per l'eolico e il solare: ulteriori 25 miliardi". 

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