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Sabato, 27 Aprile 2024
La svista / Norvegia

Un errore su Excel è costato 86 milioni alla Norvegia

Il fondo sovrano norvegese ha riportato la perdita operativa accidentale più grande nella sua storia a causa di una data sbagliata inserita manualmente da un dipendente

Nell'epoca del digitale, anche un errore informatico di poco conto può costare molto caro. Ne sa qualcosa il fondo sovrano della Norvegia, che per un'incongruenza nel calcolo di un benchmark ha visto 980 milioni di corone (circa 86 milioni di euro) bruciati in un attimo.

Come riporta il quotidiano britannico Financial Times, la Norges Bank investment management (Nbim), che gestisce il fondo (il quale è il più "ricco" al mondo, con asset per circa 1.400 miliardi di euro), si è accorta dell'errore nella composizione dell'indice di riferimento un anno fa, nel febbraio 2023.

Non è stata certo la prima volta che dei capitali vengono persi "per sbaglio", ma si è trattato senza dubbio della peggior perdita operativa accidentale (come vengono chiamati in gergo tecnico gli errori che portano ad una riduzione nominale dei capitali): quasi il doppio di quelle cumulate nel decennio 2010-2020. 

Stando alla ricostruzione del Ft, che riprende un'indagine interna della Nbim, l'errore in questione sarebbe stato piuttosto insignificante di per sé, ma ha avuto delle conseguenze che il suo stesso autore avrebbe definito "imperdonabili".

In sostanza, è stata inserita la data sbagliata nel calcolo del benchmark del ministero delle Finanze, che viene aggiornato manualmente su un foglio Excel: l'1 dicembre anziché l'1 novembre. Non sarebbero stati forniti ulteriori dettagli, tuttavia, sulle precise modalità con cui una simile svista avrebbe compromesso in questo modo la rendicontazione. 

Mesi dopo, in seguito alla segnalazione arrivata direttamente dal ministero di Oslo, l'errore è stato reso noto ai piani alti di Nbim, e pare che abbia fatto sentire "fisicamente male" il responsabile del monitoraggio dei rischi dell'azienda, Patrick du Plessis. 

Lo scorso gennaio, durante una conferenza, l'amministratore delegato del fondo Nicolai Tangen ha cercato di ridimensionare l'accaduto. Certo, il danno c'è stato e nemmeno di proporzioni trascurabili.

Ma Tangen, come aveva fatto a suo tempo nella sua corrispondenza privata con i membri dell'azienda direttamente coinvolti nel misfatto, ha voluto sottolineare che "sono cose che succedono" nella gestione di operazioni complesse come quelle che si affrontano alla Nbim, e che valeva la pena di essere orgogliosi del fatto che fosse la prima volta che si verificava un episodio del genere. "Non lasciate che questo rovini il vostro fine settimana", aveva scritto all'epoca in una mail ai suoi collaboratori. 

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