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Sabato, 27 Aprile 2024
L'operazione / Paesi Bassi

La famiglia Agnelli prova a salvare l'olandese Philips dallo scandalo dei respiratori

La holding Exor diventa il maggior azionista della multinazionale olandese. Su cui incombono centinaia di cause per i suoi apparecchi difettosi contro l'apnea notturna

Oltre 500 cause legali in tutto il mondo a causa di un dispositivo contro l'apnea notturna difettoso, una perdita di valore di mercato del 70% e una maxi ristrutturazione che dovrebbe portare al taglio di 10mila posti di lavoro. È la grave situazione economica e di immagine in cui versa la multinazionale olandese Philips. In soccorso della quale è arrivata la Exor, la holding della famiglia Agnelli. 

Exor ha raggiunto un accordo con Philips in base al quale, con un investimento di 2,6 miliardi di euro, ha acquisito una partecipazione del 15% della società, un tempo orgoglio dei Paesi Bassi e leader europea nell'elettronica di consumo, oggi tra i principali produttori di apparecchiature sanitarie. L'accordo prevede che la holding Agnelli, che secondo Nos già adesso diventa il maggiore azionista della multinazionale, possa portare la sua partecipazione al 20%.

Per Exor, la cui sede è proprio in Olanda, l'impegno è di rilanciare un grande marchio dell'industria europea, la cui crisi è cominciata nel giugno del 2021 con lo scandalo dei dispositivi per l'apnea notturna. Questi dispositivi dovevano garantire che i pazienti con apnea potessero continuare a respirare di notte senza problemi. Ma alcuni di essi si sono rivelati difettosi, facendo sì che pezzi di schiuma del dispositivo finissero nei polmoni delle persone. Philips ha proceduto al richiamo di 5,5 milioni di apparecchi. Ma sulla multinazionale incombono centinaia di cause, anche collettive, da parte dei clienti che lamentano di essere stati intossicati. Il 2022 si è chiuso in profondo rosso, con una perdita di valore di mercato pari a 30 miliardi di euro.

L'arrivo di Exor sembra aver portato una ventata di ottimismo: dopo l'annuncio, all'apertura delle borse, la quotazione di Philips ha fatto un balzo del 5%, mentre quella della holding degli Agnelli ha perso l'1%. Gerben Everts, direttore di Veb, associazione olandese di investitori, ha lodato l'intervento di Exor: "Dà stabilità a Philips. Gli azionisti saranno felici", ha detto a Nos. Everts ha espresso il suo apprezzamento per il "modo ordinato e trasparente" con cui la famiglia Agnelli ha proceduto all'investimento, acquisendo le quote "a un prezzo normale". Per John Elkann, amministratore delegato di Exor, "il percorso di cambiamento intrapreso da Philips negli ultimi anni ha creato un'azienda che unisce salute e tecnologia, due settori in cui siamo impegnati", si legge in una nota.

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