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Domenica, 28 Aprile 2024
La stangata

La Bce alzerà ancora i tassi, si va verso un'impennata dei mutui

L'annuncio di Lagarde scatena la protesta di Tajani: "Così rischiamo la recessione". Il Codacons lancia l'allarme: "Decisione che farà crollare il mercato immobiliare"

La Bce alzerà ancora i tassi di interesse, una mossa che è stata criticata da più parti, con il timore che si arrivi a una recessione e a un crollo del mercato immobiliare. "Il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a luglio", ha annunciato la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, parlando al forum dell'istituto centrale a Sintra, in Portogallo. "L'impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno", ha aggiunto.

"Caro vita fino al 2025": la Bce alza ancora i tassi, shock per rate dei mutui

L'istituzione custode dell'euro ha deciso, nell'ultima riunione di politica monetaria di giugno, un ottavo rialzo dei suoi tassi di riferimento in meno di un anno, alzandoli di un quarto di punto percentuale, per portare il suo tasso di riferimento sui depositi al 3,5%. In quell'occasione Lagarde aveva definito "molto probabile" la prospettiva di un rialzo dei tassi anche a luglio. La Bce ha avviato questo ciclo senza precedenti di inasprimento monetario un anno fa per contrastare l'impennata dei prezzi e ora alcune voci chiedono una pausa per non pesare ulteriormente sull'attività economica. "Io credo che non sia giusto continuare ad aumentare i tassi di interesse", ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, parlando a margine del Congresso della Confsal. Per il leader di Forza Italia, "rischiamo che un aumento dei tassi di interesse blocchi i prestiti alle imprese con conseguente riduzione della competitività e rischio di recessione, come successo in Germania".

"Un nuovo rialzo del tassi di interesse a luglio farebbe impennare le rate mensili dei mutui a tasso variabile accesi dalle famiglie italiane, e crollare le compravendite immobiliari rendendo sempre più proibitivo accedere ad un nuovo finanziamento per l'acquisto della casa", ha denunciato in una nota il Codacons. "Considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni (ossia l'importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l'acquisto di una casa), tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea hanno fatto salire la rata mensile di un mutuo a tasso variabile complessivamente tra i 240 e i 320 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +2.880 e + 3.840 euro all'anno", ha continuato il coordinamento che si batte per i diritti dei consumatori.

Ma Lagarde ha messo in guardia contro una "inversione troppo rapida della politica monetaria" di fronte a un "processo di inflazione più persistente" nella zona euro. La presidente della Bce ha sottolineato la "incertezza" sull'effetto delle sue politiche monetarie, sia nella loro "durata" che nel loro "livello". L'inflazione dei prezzi nell'Eurozona è scesa al 6,1% su base annua a maggio, ben lontana dal record del 10,6% raggiunto in ottobre, ma anche lontana dall'obiettivo del 2% perseguito dalla banca centrale.

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