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Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso

"I fondi Ue ad Hamas": cosa c'è di vero dietro l'accusa a Bruxelles

Dal 2014 a oggi l'Europa ha destinato 1,5 miliardi di aiuti alla Palestina. Tra mille polemiche, anche da parte di Israele

Dopo l'attacco di Hamas a Israele, la Commissione europea, attraverso l'ungherese Oliver Varhelyi, ha annunciato lo stop ai fondi Ue per la Palestina. Un annuncio che ha sollevato prima le proteste di alcuni governi del blocco, e poi una secca smentita da parte del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. Non è la prima volta che Varhelyi alza un muro sui finanziamenti alla Palestina: era già successo tra il 2021 e il 2022, quando la polemica intorno a un libro di testo islamico considerato fondamentalista aveva spinto il commissario a congelare per un anno circa 200 milioni di euro destinati alla Cisgiordania. Adesso, Varhelyi e forze politiche come la Lega sembrano preoccupate del fatto che i fondi dell'Unione vadano ad Hamas attraverso i programmi dedicati alla Striscia di Gaza. Secondo il Carroccio, l'Ue starebbe finanziando indirettamente il gruppo terroristico. Ma come stanno le cose?

Gli aiuti alla Palestina 

Dal 2014 a oggi, l'Ue ha destinato quasi 1,5 miliardi di euro alla Palestina. La stragrande maggioranza dei fondi, quasi 1,3 miliardi, è andata all'Autorità nazionale palestinese (Anp), che controlla la Cisgiordania e che è in competizione con Hamas. I finanziamenti hanno di fatto alimentato la spesa sociale e sanitaria in Palestina. Nel 2022, per esempio, 55 milioni sono servizi all'Anp per pagare salari e pensioni del suo personale amministrativo. Altri 40 milioni sono andati al pagamento degli assegni sociali alla popolazione, mentre 20 milioni sono stati utilizzati per i vaccini contro il Covid-19. Negli anni passati, altre risorse sono andate per ospedali e scuole, e in casi più sporadici per aiutare le imprese locali. 

I fondi per Gaza

Dei restanti 200 milioni di euro stanziati dall'Ue per la Palestina dal 2014, poco più di 10 milioni riportano come destinazione entità che hanno sede a Gaza. Si tratta prevalentemente di ong che si occupano di diritti umani e di supporto alla popolazione, in particolare a bambini e donne. La maggior parte sono riconosciute a livello internazionale come indipendenti come la Palestinian Bar Association (organizzazione di avvocati che si occupa di dare assistenza legale ai cittadini e che nel 2019 ha ricevuto uno stanziamento di quasi 1 milioni di euro), o il Centro palestinese per i diritti umani, che risulta beneficiario di quasi 700mila euro per tre progetti dal 2018 a oggi.

Ong sotto accusa

La storia dei finanziamenti a ong di Gaza è stata però segnata anche da aspre polemiche. Israele ha più volte accusato alcune delle ong finanziate dall'Ue di essere vicine a gruppi terroristici. Nell'ottobre 2021, per esempio, il ministero della Difesa di Tel Aviv ha inserito nella lista delle organizzazione terroristiche sei ong (al-Haq, l'Unione dei comitati delle donne palestinesi, l'Istituto Addameer, il Centro Bisan per la ricerca e lo sviluppo, l'organizzazione "Defense for Children International" e l'Unione dei comitati dei lavoratori agricoli). Alcune di queste, sono state finanziate o stavano ricevendo fondi dall'Ue. Bruxelles, attraverso il commissario per il Vicinato, l'ungherese Oliver Varhelyi, aveva deciso di bloccare i fondi, sollevando le critiche di alcuni eurodeputati, come Giuliano Pisapia, che considerano infondate le accuse alle ong. 

L'Università islamica

L'ultima polemica è stata lanciata in queste ore dalla Lega e riguardano i fondi che l'Ue ha stanziato per l'Università islamica di Gaza. Questo ateneo, il quarto per grandezza della Palestina, è stato spesso accusato da fonti israeliane di legami con Hamas. Ma le accuse non sono state supportate da prove attendibili. Al contrario, questa università è stata difesa a livello internazionale da prestigiose organizzazione accademiche, e ha ricevuto finanziamenti anche dalla Banca mondiale. Bruxelles ha stanziato circa 1,7 milioni di euro di fondi a questo ateneo tra il 2014 e il 2019. Sul sistema per la trasparenza finanziaria della Commissione europea, non risultano altri finanziamenti di recente.

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