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Sabato, 27 Aprile 2024
E il Sud?

Se per l'Europa (e il governo) le ferrovie esistono solo al Nord

Pioggia di nuovi fondi da Bruxelles per le infrastrutture "sostenibili e verdi", ma il governo Meloni ha inserito progetti solo di enti e istituzioni del settentrione

Investimenti strategici e (tanti) soldi europei per finanziarli, ma le grandi infrastrutture saranno realizzate tutte al Nord. Bruxelles ha appena comunicato i 107 progetti di trasporto che riceveranno fondi per un totale di oltre sei miliardi di euro. Lo Stivale è coinvolto in una decina di progetti, alcuni in condivisione con altri Stati, altri che riguardano esclusivamente il territorio della penisola. Peccato però che i finanziamenti saranno concentrati nel Settentrione, in opere come la Tav (uno dei progetti più contestati nella storia del nostro Paese) e il tunnel ferroviario del Brennero.Le responsabilità nel selezionare i progetti da far partecipare? Il bando era stato aperto il 13 settembre del 2022, quando era ancora in piedi il governo Draghi ma a pochi giorni delle elezioni. L'invio delle proposte si è chiuso invece nel gennaio 2023, con il governo Meloni già in carica. L'Italia rischia così di essere ancora più spaccata. Al Nord ancora cantieri per un tunnel inviso alla popolazione, al Sud una rete ferroviaria che da Salerno in giù risulta obsoleta e non risponde all'esigenza di creare nuove economie (e posti di lavoro) nel Meridione.

Fondi al tunnel

Il primo elemento che salta agli occhi è il finanziamento per il tunnel Torino-Lione: riceverà 44 milioni e 500mila euro, da condividere con la Francia. Un'opera faraonica che da oltre vent'anni produce proteste e disobbedienza civile, ma non reale utilità per i territori coinvolti. Nella descrizione sul documento della Commissione si specifica: "Il progetto prevede l'aumento della capacità nei nodi con la realizzazione di nuovi impianti tecnologici per la gestione del traffico sulla tratta Bussoleno-Avigliana", parlando della costruzione di due "sottostazioni elettriche".

C'è poi il tunnel del Brennero, cui vengono attribuiti 700mila euro per garantire un collegamento ferroviario transfrontaliero tra Austria e Italia in quella che viene definita una "zona Scandinavo-Mediterranea". Sempre in relazione al tunnel, la Rete ferroviaria italiana riceverà due milioni di euro per realizzare la progettazione preliminare della Tangenziale di Rovereto, che fa parte del progetto globale di accesso meridionale al tunnel del Brennero, situato nella tratta Fortezza-Verona.

Milano, Parma, Pordenone

Il comune di Milano riceverà quasi 5milioni e mezzo di euro per il progetto sull'hub per i passeggeri, noto come "Milan East Gate Hub", che comprende la stazione ferroviaria ad alta velocità di Milano Segrate Est, il collegamento in metro tra la suddetta stazione e l'aeroporto di Milano Linate, la rete pedonale e ciclabile insieme alla rete di trasporto pubblico. Al Centro Padano di Interscambio merci spetteranno invece oltre tre milioni di euro per potenziare il terminal ferroviario di Parma. I fondi dovrebbero riqualificare l'area attraverso "la costruzione di una pavimentazione per le operazioni di trasbordo e di infrastrutture di servizio (elettricità, smaltimento delle acque, illuminazione, protezione antincendio)". L'obiettivo è quello di facilitare il trasporto "multimodale", cioè le interazioni tra vari mezzi di trasporto. Lo stesso che giustifica un finanziamento a Pordenone, dove l'Interporto – Centro ingrosso della cittadina riceverà 2milioni 850mila euro.

Cielo unico europeo

Alcuni finanziamenti non riguardano infrastrutture vere e proprie, ma sistemi e servizi di trasporto intelligenti (ITS), per rendere i trasporti più sicuri ed efficienti. Diversi Stati membri otterranno sostegno ai progetti europei di gestione del traffico aereo, per aumentarne l'efficienza e creare un "cielo unico europeo". L'Enav riceverà ad esempio poco più di un milione di euro per modernizzare la navigazione aerea in 9 aeroporti italiani, razionalizzare l'infrastruttura di navigazione e dismettere alcun "radar primari".

Finanziamenti transfrontalieri

I progetti finanziati dall'Unione europea sono stati proposti dal governo italiano, che ha selezionato quelli reputati di maggior interesse. Un interesse che sembra essere riservato però solo al Nord del Paese. Dei 353 progetti presentati in totale in risposta al bando, pubblicato nel 2022, Bruxelles ne ha scelti 107 tra tutti gli Stati membri. L'Ue ha messo così a disposizione un totale di 6,2 miliardi di euro di sovvenzioni recuperati dal cosiddetto Meccanismo per collegare l'Europa (Cef), lo strumento per gli investimenti strategici nelle infrastrutture di trasporto. "Oltre l'80% del finanziamento sosterrà progetti che realizzano una rete più efficiente, più verde e più intelligente di ferrovie, vie navigabili interne e rotte marittime lungo la rete transeuropea dei trasporti", si legge nel comunicato dell'esecutivo europeo.

I progetti rafforzeranno inoltre le "corsie di solidarietà" con l'Ucraina, istituite per facilitare le esportazioni (in particolare di grano) e le importazioni da Kiev e compensare le difficoltà connesse al trasporto marittimo nel Mar Nero a causa del conflitto con la Russia. Tra i progetti ferroviari di maggior rilievo, insieme al tunnel del Brennero, Bruxelles segnala la Rail Baltica, che collega i tre Stati baltici e la Polonia con il resto dell'Europa, nonché la sezione transfrontaliera tra Germania e Paesi Bassi, nota come Emmerich–Oberhausen.

Porti e navigazione fluviale

Nel campo della navigazione riceveranno fondi i porti marittimi in Irlanda, Grecia, Spagna, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi e Polonia. L'obiettivo è di sviluppare la fornitura di energia a terra per ridurre le emissioni di gas serra delle navi ormeggiate. Nessun porto italiano ha ricevuto un finanziamento di questo tipo. Compaiono poi le infrastrutture lungo le vie navigabili transfrontaliere, come modernizzazione della Senna-Schelda tra Francia e Belgio. Un potenziamento spetta anche ai porti interni sui bacini del Danubio e del Reno.

E il Ponte?

Ad aprile il ministro dei Trasporti Matteo Salvini aveva esultato perché il Ponte sullo Stretto potrebbe ricevere finanziamenti comunitari per la sua costruzione. La commissione Trasporti del Parlamento europeo ha approvato la sua posizione sulla revisione delle norme sui trasporti transeuropei (Ten-T), il piano dell'Ue per la costruzione e la gestione delle reti di trasporto integrate del blocco. Al suo interno è stato approvato anche un emendamento presentato dalla Lega proprio per includere il progetto italiano al centro di discussioni e polemiche da anni. Quando sembrava ormai andato in pensione, il governo guidato da Giorgia Meloni è tornato a puntarci. Da capire se anche per Bruxelles avrà un senso un investimento di questo tipo.

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