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Sabato, 27 Aprile 2024
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Un maxi cavo sottomarino collegherà Europa e Brasile: trasporterà dati web

Un collegamento di 6mila chilometri avvicina l'Ue al Sud America. Il progetto fa parte della strategia europea per il controllo delle reti internet. Solo una settimana fa, lo scandalo dello spionaggio Usa ai danni dei leader del Vecchio Continente

Il cavo sottomarino lungo 6mila chilometri e che collega il Brasile e il Portogallo (e dunque l’Europa) si chiama EllaLink. Il completamento del progetto è un passo avanti nella strategia Ue pensata per regalare al Vecchio Continente un maggiore controllo sul traffico Internet globale. La connessione EllaLink “sarà sicura, sarà veloce e, se vogliamo seriamente rendere questo il decennio digitale, questo è esattamente il tipo di progetto su cui dovremmo investire", ha affermato Pekka Lundmark, amministratore delegato di Nokia, una delle aziende partner del progetto iniziato nel 2015 e inaugurato all’inizio del mese.

Il controllo dei dati e il caso Danimarca

L’accensione della connessione sottomarina interoceanica è arrivata in concomitanza con le polemiche su chi effettivamente controlla i cavi che trasportano dati da un continente all’altro. Recentemente, è diventata notizia di dominio pubblico che i servizi di intelligence statunitensi, con il permesso della Danimarca, hanno avuto accesso ai dati che passano attraverso i maxi cavi, comprese le comunicazioni dei principali leader politici europei.

Opere strategiche

L’importanza del tema è destinata a crescere. Le reti sottomarine gestiscono infatti la maggior parte del traffico mondiale di dati e sono diventate essenziali per garantire ai servizi web e agli utenti il funzionamento fluido delle piattaforme. I 'padroni del vapore’ del web, a partire dai statunitensi di Google e Facebook, hanno investito miliardi di dollari nell’incremento della capacità di trasmissione dei dati e, stando alle cronache internazionali, anche la Cina starebbe costruendo una propria rete.

L'Ue punta su Nokia

Motivi che hanno spinto gli europarlamentari a chiedere l’imposizione di ulteriori requisiti di sicurezza informatica agli operatori che controllano tali infrastrutture per evitare intercettazioni illegali e sabotaggi delle reti da parte di Paesi interessati a interferire negli affari degli Stati europei.  L’agenda digitale Ue prevede, infine, una strategia per il controllo delle reti da ottenere anche con il sostegno all'unico produttore europeo di tecnologia su larga scala: il gigante finlandese delle telecomunicazioni Nokia, che infatti ha partecipato allo sviluppo della connessione tra Brasile e Unione europea.

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