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Sabato, 20 Aprile 2024
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Luogo di stabilità e garanzia di futuro: così gli studenti italiani vedono l’Ue

È quanto emerge da un sondaggio condotto sui giovani tra i 18 e i 26 anni che hanno partecipato agli eventi di Europe4Future

Un giovane su due in Italia vede l’Unione europea come “un luogo di stabilità in un mondo instabile” e che “offre prospettive per il futuro delle giovani generazioni”. E il 38,2% di loro ritiene la Conferenza sul futuro dell’Europa (Cofe) “un processo significativo per la democrazia”. È quanto emerge da un sondaggio condotto su 200 studenti e studentesse tra i 18 e i 26 anni che hanno partecipato agli eventi di Europe4Future, il progetto promosso dall’Associazione Crea in collaborazione con Citynews e Forum delle giornaliste del Mediterraneo, nel quadro delle attività della Conferenza sul futuro dell’Europa promosse dal Parlamento europeo.

Dal sondaggio, emerge anche la forte voglia di partecipazione dei giovani alle decisioni dell’Ue. Il 32,3% degli intervistati ha manifestato il proprio interesse nella partecipazione attiva alla Conferenza sul futuro dell’Europa. Alla domanda su quale sia lo strumento migliore per loro per incidere sulle scelte a livello Ue, il 28,4% ha risposto “votare alle elezioni”. Ma mettendo insieme le attività previste dalla Conferenza, la maggioranza ritiene che “partecipare a dibattiti pubblici e assemblee cittadine” (10,8%), “prendere parte ad una manifestazione” (12,7%) e “partecipare a dibattiti sui social network o forum o discussioni online” (8,8%), sia il mezzo migliore per fare sentire la propria voce in Europa.

Quello che colpisce è che per i giovani intervistati, tali strumenti di partecipazione risultano meno efficaci quando si tratta di incidere sulle politiche nazionali. In questo caso, il 49% propende per il voto, mentre una partecipazione in “stile Cofe” viene valutata come meno efficace di quella sulle politiche europee. Altro dato interessante è la sfiducia nelle potenzialità della partecipazione a un partito per incidere sia sul governo italiano (4,4%), sia sull’Ue (8,8%). A tal proposito, i giovani reputano più efficace impegnarsi in un sindacato o, ancora meglio, in una organizzazione non governativa.

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