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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"L'Europa riparta dall'integrazione"

La gestione dei flussi e il Patto Ue per le migrazioni al centro del nuovo webinar dello Europe4Future Forum

La gestione dei fenomeni migratori continua a essere fonte di dibattito e discussione sia a livello europeo che a livello nazionale. Inoltre, le vite perse in mare e la crescita di un sentimento xenofobo, impongono a tutti noi e all’Europa interrogativi profondi, che chiamano in causa i diritti umani fondamentali e quei valori sui quali l’Europa si è costruita. In questo scenario, l’Italia come l’Europa è ricca di esperienze straordinarie di integrazione da cui partire, frutto di collaborazioni a più livelli tra attori diversi, dalle Istituzioni Pubbliche al Terzo settore, che hanno dimostrato sul campo, anche in tempo di pandemia, la loro efficacia per promuovere modelli inclusivi di crescita della comunità in cui nessuno è “lasciato indietro”. E' quanto emerso dal webinar "Europa e nuove cittadinanze" organizzato dal Crea in collaborazione con Citynews nell'ambito del progetto “Europe4Future Forum” promosso dal Parlamento europeo. 

Al webinar hanno partecipato, tra gli altri, Paola Berbeglia (Presidente Crea e coordinatrice dell’Education Working Group del C20), il viceprefetto di Roma Maria Assunta Rosa, Anna Piccinni dell'Ocse e Maria Incoronato, dirigente del CPIA 8. “Dopo tanti fallimenti l’unico tentativo di cooperazione nella gestione dei fenomeni migratori, non naufragato negli egoismi, è rappresentato dagli accordi di Malta del 2019 che prevedono un meccanismo di solidarietà temporaneo con cui pochi Stati - Francia, Germania, Italia e Malta - si sono impegnati congiuntamente per la ricollocazione dei migranti prima dello sbarco" ha detto Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, durante l'incontro virtuale, aggiungendo che con questi accordi "si è garantito uno sbarco dignitoso delle persone soccorse in mare in porti sicuri offerti a rotazione su base volontaria".

Ferrara ha spiegato che da anni "invochiamo inutilmente una posizione comune sulle attività di ricerca e salvataggio, nonché sugli sbarchi e sul ricollocamento fra tutti gli Stati membri dell'Unione europea, ma l’atteggiamento ostruzionistico dei Paesi governati dai partiti sovranisti non deve tuttavia trasformarsi nella scusa per non riformare il sistema di asilo europeo che abbandona gli Stati di frontiera al loro destino". "L’Unione europea metta in pratica il principio della solidarietà presente nei Trattati europei. L’accordo di Malta è un buon punto di partenza” ha concluso il suo intervento Ferrara nel corso del webinar. 

La vice-prefetto Maria Assunta Rosa durante l'incontro ha affermato che gli operatori pubblici hanno il ruolo di "ascoltare i bisogni" e cercare di rispondere attraverso le risorse europee dedicate. "Adesso ci accingiamo a mettere mano ai fondi 2021-2020 e dobbiamo lavorare tutti insieme sia a livello politico che amministrativo, sporcarci le mani e fare in modo di contribuire allo sviluppi di tutti, migranti e non migranti" ha continuato la vice-prefetto, aggiungendo che gli individui devono essere al centro e dare voce attiva a chi ha bisogno di aiuto. "Dobbiamo progettare in maniera partecipata con le comunità straniere per garantire sempre di più un senso di appartenenza e una consapevolezza su doveri e diritti" ha spiegato Rosa, sottolineando anche che le risposte per la gestione dei fenomeni migratori devono essere globali, non solo nazionali ed europee. 

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