Il palazzo della discordia (da 2 milioni di euro l'anno) del Parlamento Ue
Approvato un contratto con il governo francese per l'affitto di una nuova struttura per ospitare funzionari a Strasburgo, dove i deputati si riuniscono solo tre giorni e mezzo ogni mese
Il Parlamento europeo prenderà possesso di un nuovo edificio a Strasburgo che costerà 700mila euro l'anno di affitto, a cui andranno aggiunte le spese di gestione, energia, sicurezza e altro, arrivando quindi a una spesa di quasi 2 milioni di euro l'anno. Dopo mesi di polemiche sul progetto, la decisione definitiva è arrivata ieri con un voto in commissione Bilancio dell'Assemblea comunitaria con 26 voti a favore, 11 contrari e tre astenuti. A votare a favore dell'acquisizione i deputati del gruppo popolare, i conservatori e i liberali. Contrari invece destra radicale, sinistra, verdi e socialisti.
Il palazzo Osmose sarà preso in leasing con un contratto di 99 anni allo scopo di aumentare gli uffici per i funzionari comunitari, in quanto al momento il Parlamento deve prendere in affitto uno spazio supplementare nella città alsaziana dal Consiglio d'Europa, che non è un organo dell'Ue, per poter disporre di un'area di lavoro sufficiente. La scelta viene comunque criticata da più parti in quanto nella sede francese gli eurodeputati si riuniscono solo per tre giorni e mezzo al mese, quando c'è la Plenaria, mentre tutto il resto del tempo le attività si svolgono a Bruxelles.
Il Parlamento europeo vuole trasformarsi in un albergo, ma è polemica
Il cosiddetto Osmose è un blocco di uffici all'avanguardia di 15mila metri quadrati, non lontano dall'emiciclo di Strasburgo. Secondo un'offerta presentata dalla premier di Parigi Elisabeth Borne, lo Stato francese acquisterà la struttura (di cui possiede solo una quota del 49% dell'edificio da 57,2 milioni di euro) per poi girarla all'Ue con un contratto di locazione di 99 anni, a quelle che Borne ha definito "condizioni finanziarie favorevoli", pari appunto a 700mila euro all'anno. Parigi ha affermato che un canone di un edificio del genere potrebbe essere anche di 3 milioni e 400mila euro l'anno. In base all'accordo, il Parlamento potrà acquistare poi in qualsiasi momento la struttura allo stesso prezzo pagato da Parigi, meno gli affitti già versati.
Il costo totale dell'affitto per il Parlamento, compresi tutti i tipi di costi di manutenzione, energia e sicurezza, sarà di 1 milione e 910mila euro all'anno a partire dal 2025, ha spiegato il deputato liberale Olivier Chastel. "Questo edificio è enorme. Può ospitare 700 persone, ha molti uffici", ha detto a Politico, aggiungendo che oltre il 70% del suo riscaldamento proverrà da fonti rinnovabili.
La Francia è interessata all'affare perché questo le permetterebbe anche di consolidare ancora di più la presenza della seconda sede del Parlamento europeo in Francia, sede che molti ritengono inutile e costosa, visto che ogni mese centinaia di deputati e migliaia di funzionari e addetti ai lavori devono trasferisti da Bruxelles a Strasburgo per una Plenaria di soli tre giorni e mezzo. Dei 26 eurodeputati che hanno votato a favore, nove erano francesi e sette di loro non sono nemmeno membri effettivi della commissione per il Bilancio, ma sono stati arruolati all'ultimo minuto. David Cormand, verde francese, e Pascal Durand, socialista francese, hanno rotto i ranghi con i loro gruppi per sostenere l'accordo, lo stesso ha fatto l'esponente della sinistra radicale francese Younous Omarjee. La liberale Fabienne Keller, che ha votato a favore, è ex sindaco di Strasburgo. Le due deputate italiane della commissione, le democratiche Camilla Laureti ed Elisabetta Gualmini, hanno entrambe votato contro.
"Il progetto Osmose ha troppi costi nascosti" e secondo "le nostre stime, ad esempio, il leasing, la pulizia e la sicurezza costerebbero all'Ue un milione 919mila euro all'anno. La somma per il periodo di 99 anni ammonta a 189 milioni e 981mila euro", ha spiegato il socialista lettone Nils Ušakovs in una nota. L'U, ha poi continuato, "dovrà spendere almeno altri 10,3 milioni di euro per l'arredamento, la sicurezza e le attrezzature informatiche", e questa somma "non include i costi di costruzione per collegare l'edificio di Osmose alla sede del Parlamento già esistente".