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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Deputata italiana nella lista dei 'nemici' di Israele del Parlamento Europeo

In occasione della giornata della memoria, i responsabili della sicurezza hanno redatto un elenco di politici di sinistra e destra da tenere sott'occhio

Il Parlamento europeo avrebbe stilato un elenco di eurodeputati di sinistra e destra da tenere sott'occhio in vista della celebrazione della giornata della memoria dell'Olocausto e della visita del presidente israeliano Isaac Herzog a Bruxelles dello scorso 26 gennaio. È quanto denuncia il quotidiano spagnolo El Diario, che ha ottenuto una lista redatta dall'Unità di analisi e sicurezza delle informazioni dell'Eurocamera che sarebbe stata utilizzata, secondo quanto si legge in una mail interna, per mettere in campo "misure preventive" dei servizi di sicurezza al fine di "evitare eventuali danni alle strutture e ai loro beni materiali". 

Chi c'è nella lista

Nella lista, tra gli altri compare anche l'eurodeputata italiana Francesca Donato, no-vax ed ex leghista, oggi approdata nell'Udc di Totò Cuffaro. Secondo quanto si legge in un estratto dell'elenco pubblicato da El Diario, Donato è stata segnalata per aver "usato una stella di David come simbolo per non essere vaccinata in un tweet anti vaccino. In un altro tweet, ha modificato uno slogan nazista per la sua campagna anti vaccinazione". Insieme a lei, nella lista compaiono atri eurodeputati di destra, accusati in passato di simpatie per il nazismo. Ma c'è anche una folta presenza di parlamentari di sinistra 'segnalati' per le loro posizioni a favore della Palestina e critici verso il governo israeliano e la sua politica di occupazione dei territori palestinesi. 

Tra questi, c'è Manu Pineda, eurodeputato spagnolo del gruppo La Sinistra, a cui lo scorso maggio le autorità di Tel Aviv avevano negato l'accesso a Israele nonostante fosse a capo di una delegazione ufficiale del Parlamento europeo. “Ha posizioni ferme contro Israele, piuttosto che contro gli antisemiti", si legge nel documento dell'Eurocamera. Durante il dibattito a Strasburgo del 13 dicembre 2022 su "Prospettive per la soluzione dei due Stati per Israele e Palestina", Pineda ha definito Israele un "regime criminale che detiene e uccide ogni giorno bambini palestinesi e porta avanti una politica sistematica di pulizia etnica e discriminazione razziale". Ha inoltre descritto Israele come un "regime coloniale". Per queste ragioni, è stato inserito nella lista dei deputati a rischio per la sicurezza. Ci sono poi eurodeputati noti per le loro simpatie fasciste e filo-naziste. Ad esempio, vengono citati il tedesco Martin Buschmann, "che era un membro del partito neonazista tedesco Npd nei primi anni '90", l'ungherese Marton Gyongyosi del partito di ultradestra Jobbik, “che nel 2012 suggerì che ci fosse una lista di ebrei nel parlamento ungherese”, e l'estone Jaak Madison, "che molte fonti considerano un nazista e un apologeta dell'Olocausto". 

La difesa del Parlamento

Il Parlamento europeo difende la sua scelta: "Per ovvi motivi, non possiamo commentare o dettagliare le misure di sicurezza che vengono attuate", dice una fonte ufficiale a El Diario. "Il Parlamento - prosegue - deve mostrare la dovuta diligenza adottando tutte le misure ragionevoli per attuare misure di sicurezza volte a prevenire qualsiasi danno alle strutture e ai loro beni materiali, anche durante le principali cerimonie o eventi come la commemorazione dell'Olocausto che ha avuto luogo il 26 gennaio 2023. Quando le misure preventive sono necessarie, vengono prese nel pieno rispetto dello statuto dei membri del Parlamento europeo e della loro indipendenza, conferita nell'Atto elettorale del 1976".

La notizia della lista dei deputati nemici di Israele arriva nel giorno in cui a un'altra europarlamentare, la verde Ana Miranda Paz, è stato negato l'accesso da parte delle autorità di Tel Aviv. Paz era attesa per una missione ufficiale di due giorni nei territori palestinesi. L'eurodeputata spagnola - membro del blocco nazionalista galiziano - ha denunciato l'accaduto via twitter e anche la Commissione Ue ha espresso la sua "delusione" per una decisione "sorprendente".
"L'eurodeputata era parte di una delegazione ufficiale, le autorità israeliane erano state avvertite. Il rispetto per ogni membro del Parlamento europeo è una delle basi delle buone relazione tra Ue e Israele", ha sottolineato una portavoce della Commissione.

Anche la presidente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola, ha espresso il suo "profondo disappunto" nei confronti della decisione di Israele. Lo aveva già fatto l'anno scorso, in occasione dello stop alla visita di Pineda. Negli stessi giorni in cui l'eurodeputato spagnolo avrebbe dovuto guidare la delegazione parlamentare in Israele, Metsola aveva comunque raggiunto Tel Aviv per una visita di tre giorni. Pagata dallo Stato israeliano. Un caso che è emerso di recente in seguito allo scandalo del Qatargate. 

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