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Venerdì, 19 Aprile 2024
La mediazione / Spagna

La Spagna vuole anche il catalano tra le lingue ufficiali del Parlamento Ue

Madrid vuole venire incontro alle richieste della regione indipendentista, ma per l'Aula avrebbe un costo e sarebbe la prima volta che a una nazione verrebbe concesso l'uso di un idioma regionale

Il governo spagnolo chiederà al Parlamento europeo di autorizzare l'uso del catalano in Aula, in quella che sarebbe la prima volta per una lingua regionale europea. Madrid presenterà una proposta "tecnicamente e finanziariamente valida" e si adopererà per raccogliere una maggioranza tra i membri del Consiglio a sostegno del cambiamento, con l'obiettivo di farlo approvare entro la fine dell'anno, hanno dichiarato i governi regionale e centrale catalano in un comunicato congiunto.

La Spagna si è impegnata a estendere la richiesta di utilizzo in Aula anche alle altre due lingue regionali ufficiali, il basco e il galiziano, se i rispettivi governi locali lo dovessero richiedere. Affinché una lingua venga dichiarata ufficiale, è necessario che il governo di uno Stato membro dell'Ue ne faccia esplicita richiesta e che riceva l'approvazione unanime del Consiglio dell'Ue, ha spiegato alla Reuters un portavoce del Parlamento. Il catalano è ampiamente parlato in Catalogna, insieme allo spagnolo, ed è anche usato con alcune varianti in due regioni vicine. Il suo uso è stato soppresso però durante la dittatura del generale Francisco Franco, dal 1939 al 1975.

Il governo separatista della Catalogna sta cercando di proteggere e promuovere l'uso del catalano, dopo le recenti battaglie giudiziarie condotte da cittadini e gruppi che cercano di limitarne l'uso nelle scuole pubbliche. Il piano di rivolgersi al Parlamento europeo per ottenere il permesso di utilizzarlo è stato annunciato dopo i colloqui con il governo di sinistra guidato dal socialista Pedro Sanchez, che ha adottato un approccio più conciliante nei confronti dei separatisti rispetto al suo predecessore conservatore.

Attualmente le lingue ufficiali del Parlamento europeo sono 24 e qualsiasi nuova lingua comporterebbe ulteriori e significativi requisiti di traduzione. Gli idiomi ufficiali sono 24, nonostante gli stati membri siano 27, in quanto alcuni vengono usati in più nazioni, ad esempio il tedesco in Germania e Austria e il francese in Francia e Belgio. L'Irlanda ha come linguaggio ufficiale il gaelico, anche se tutti usano l'inglese, che è rimasto tra le lingue ufficiali nonostante l'addio del Regno Unito. Il piccolo Lussemburgo invece non ha chiesto l'inserimento della sua lingua ufficiale, il lussemburghese, e i suoi deputati parlano solitamente in francese, tedesco o inglese, lingue ampiamente conosciute nel Granducato.

E anche i catalani potrebbero continuare a usare tranquillamente lo spagnolo, che conoscono benissimo, ma i sostenitori della richiesta Essi sostengono che la regione nordorientale spagnola ha una popolazione più numerosa (oltre sette milioni di persone) rispetto a Paesi membri come Danimarca, Croazia e Slovenia, le cui lingue nazionali sono utilizzate nel Parlamento del blocco, e che quindi avrebbe anche più senso il suo inserimento.

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