I fondi saranno erogati nell'ambito dello strumento di sostegno tecnico, Bruxelles ha approvato progetti che coprono diverse aree ritenute di importanza economica chiave
Le regole approvate dalla 'maggioranza Draghi' permettono a Bruxelles di bloccare i fondi se non vengono raggiunti gli obiettivi del piano di ripresa. Ma l'Ue raccomanda da anni all'Italia le stesse cose che i partiti scrivono nei loro programmi elettorali
Dopo estenuanti trattative, alla fine il premier Rutte ha ottenuto uno strumento in più per fare pressioni sulle riforme attuate dai Paesi in cambio dei finanziamenti del fondo anticrisi. Ma il timone resta in mano alla Commissione
Il vicepresidente Dombrovskis ha spiegato che il meccanismo funzionerà come la politica di coesione, i fondi arriveranno a tranche e si perderanno se non si manterranno le promesse
Gli Stati a ottobre potranno presentare le loro proposte per la ripresa. Ma l'ok della Commissione sarà necessario per ricevere i soldi, che verranno erogati a rate soggette al raggiungimento degli obiettivi concordati con Bruxelles e la nuova DG REFORM
I ministri delle Finanze hanno trovato l'accordo sulle regole che dovranno governare funzionamento e allocazione delle risorse. Ma per ora non ci saranno contributi nazionali aggiuntivi rispetto a quelli già esistenti
Secondo fonti dell'Eurogruppo citate dall'Agi, i ministri delle Finanze avrebbero trovato l'intesa sul meccanismo per far funzionare il fondo richiesto, tra gli altri, dall'Italia. Il principio di base resta il legame tra stanziamenti e riforme