Covid, il vaccino Novavax potrebbe avere un nuovo effetto collaterale
L'Agenzia europea dei medicinali ha aggiornato il profilo di sicurezza di uno dei vaccini approvati contro il Covid: i dettagli
L'Agenzia europea dei medicinali ha aggiornato il profilo di sicurezza di uno dei vaccini approvati contro il Covid: i dettagli
Si tratta del primo vaccino a base proteica autorizzato dall'Ue
In una circolare del ministero della Salute le indicazioni per la somministrazione. Chi può riceverlo, quante dosi e in che modo
Un milione le dosi in distribuzione alle Regioni. Novavax è considerato un vaccino più tradizionale rispetto ai preparati a mRNa o a vettore virale. L’auspicio è che possa convincere gli indecisi
La strategia di Vienna contro la belonefobia. Il Paese ha introdotto l'obbligo vaccinale, ma il tasso d'immunizzazione resta basso
Abrignani (Cts): "L'efficacia è la stessa, ma forse potrà convincere gli immotivatamente dubbiosi come alcuni genitori che temono per i figli. Scientificamente sarà utile per confrontare la durata della sua protezione con quella dei vaccini a mRna"
“E’ un vaccino a subunità proteica e con un’efficacia pari al 90%. Inoltre, conservandosi in frigorifero a temperature normali fino a sei mesi, potrebbe essere il candidato ideale per i Paesi poveri in cui il tasso di vaccinazione è ancora troppo basso”. L’intervista al Prof. Claudio Mastroianni, Presidente Simit
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Patrizia Popoli, presidente della commissione tecnico-scientifica dell'Aifa: "In Italia a inizio anno". Convincerà chi finora non si è sottoposto a vaccinazione per timori legati ai farmaci a RNA messaggero?
Ora sono cinque i vaccini nel portafoglio dei Paesi membri dell'Ue. Le differenze con gli altri e come funziona il vaccino prodotto dall'azienda americana
Dopo l'ok dell'Ema, la a Commissione ha rilasciato l'autorizzazione all'immissione in commercio del Nuvaxovid: più tradizionale, ma con meno effetti collaterali (stando ai suoi produttori)
La Commissione europea ha dato l'ok al contratto con l'azienda Usa: "Efficace al 90,4%, anche contro le varianti"
Sono i dati incoraggianti che arrivano dalla fase 3 dello studio sul siero contro il coronavirus: funziona all'86,3% contro il ceppo Alpha, con l'efficacia che sale al 96% per le altre varianti
Le iniezioni della compagnia statunitense non hanno ancora avuto il via libera delle autorità sanitarie e quindi chi le ha ricevute per sostenere la ricerca non potrà viaggiare liberamente né avere un'iniezione alternativa, perché sarebbe pericoloso
Johnson: “Mentre portiamo avanti il nostro programma per offrire una iniezione a tutti gli adulti entro luglio stiamo sviluppando le nostre capacità di produzione a lungo termine”
L'azienda statunitense ha confermato che il suo vaccino è efficace all'89,7% contro il Covid-19, ma che tale efficacia sarebbe ridotta in modo importante contro la variante sudafricana (48,6%). Si prepara a chiedere l'autorizzazione d'urgenza. I punti di forza sono il basso costo di produzione e il fatto che si conserva alla temperatura di un "normale" frigo
Poco, per ora. La Commissione europea ha concluso solo una sorta di preaccordo dopo colloqui esplorativi con la società farmaceutica per un totale di 200 milioni di dosi. La fase 3 dei test effettuati in Gran Bretagna appare incoraggiante, ma servirà del tempo per arrivare all'eventuale ok dell'Ema