Conte dà una lezione di biliardo a Theresa May. Ma sbaglia il colpo
“Guarda come si gioca”, ma il premier non esprime il meglio del suo repertorio. Il siparietto smorza i toni del vertice Ue-Lega araba
“Guarda come si gioca”, ma il premier non esprime il meglio del suo repertorio. Il siparietto smorza i toni del vertice Ue-Lega araba
Secondo gli esperti del Tesoro di Londra, se il Parlamento non ratificherà l'intesa con l'Ue il rischio è di perdere quasi un decimo della ricchezza nazionale in 15 anni. Ma anche con il "deal" le cose potrebbero non andare per il verso giusto
La settimana scorsa la premier britannica aveva aperto un intervento sulle note di Dancing Queen degli Abba. E oggi il presidente della Commissione l'ha imitata
A tanto ammontano gli scambi commerciali annuali tra il Regno Unito e il resto dell'Ue. I laburisti di Corbyn e un pezzo della maggioranza di Theresa May chiedono di mantenere la situazione attuale. Ma la linea del govern è diversa
Questa settimana nuovo round di trattative tra Ue e Regno Unito. Sul tavolo il periodo di transizione e il futuro accordo commerciale. Ma per Bruxelles, occorre ancora definire i dettagli dell'intesa raggiunta a dicembre su diritti dei cittadini, Irlanda e conto del divorzio
I ministri dell'Unione hanno adottato l'accordo negoziale per il biennio aggiuntivo che servirà al Regno Unito per chiudere le pratiche di divorzio con Bruxelles. I britannici dovranno rispettare le norme europee, anche quelle nuove, ma non potranno opporre veto in Consiglio
Il leader laburista allontana l’ipotesi di un clamoroso passo indietro del Regno Unito. E intanto Theresa May deve difendersi da chi, nel suo partito, l'accusa di essere troppo "arrendevole" nei negoziati con Bruxelles
Lo rivela una indagine dell'istituto indipendente Bmg Research. I favorevoli al “Leave” si fermerebbero al 41%. Tajani: “Stanno capendo l'errore”. Ma la premier May tira dritto: “Andremo avanti”
In vista del vertice Ue di giovedì e venerdì, gli sherpa dei 27 paesi membri chiedono “chiarezza” al Regno Unito sul rispetto dell'intesa sui diritti dei cittadini, frontiera irlandese e conto del divorzio. Nei giorni scorsi, il ministro britannico Davis aveva definito il patto sulla prima fase dei negoziati “non vincolante”
Le reazioni del presidente della Commissione Ue e della premier britannica dopo l'intesa sulla prima parte dei negoziati
Dopo una lunga notte di trattative tra gli sherpa di Londra e Bruxelles, è arrivato l'ok all'intesa. Juncker: "Abbiamo una prima svolta e siamo pronti a lavorare alla seconda fase dei negoziati immediatamente"
L'Irlanda del Nord non ci sta ad essere trattata diversamente dal resto del Regno Unito. E facendo leva sul suo peso nei fragili equilibri del governo di Theresa May, ha bloccato all'ultimo istante un accordo sulla Brexit tra Bruxelles e Londra che sembrava ormai cosa fatta.
Barnier lancia l'allarme: "Se cosi' fosse, i rapporti commerciali tra l'Unione e Londra sarebbero gli stessi che abbiamo attualmente con la Cina"
Per il negoziatore dell'Unione Michel Barnier, da parte del Regno Unito non ci sono "progressi sufficienti" sui diritti dei cittadini, sulla questione irlandese e sugli impegni finanziari. La premier britannica: "Andremo via il 29 marzo 2019 alle 23"
Anche Bruxelles è determinata a superare l'impasse che sta rallentando le trattative, il negoziatore Barnier “nelle prossime ore o giorni” saranno fissate le date dei prossimi round negoziali
Il presidente del Consiglio europeo Tusk: “Sta a Londra scegliere se ci sarà un buon accordo, nessun accordo o nessun divorzio”. May: “Un secondo referendum non è possibile”
Il Consiglio europeo ribadisce che non è ancora possibile passare alla fase due dei negoziati: “Non sono stati fatti progressi a sufficienza in tre aree”. La premier britannica: “Sono ambiziosa e positiva, ma c'è ancora strada da fare”. Juncker polemico: “Spiegateci che vuol dire che siete pronti a un non accordo”
La premier incontrerà a cena il presidente della Commissione e il capo dei negoziatori Barnier. Johnson: "Abbiamo preparato un'offerta molto buona, ragionevole e giusta"
Il laburista Corbyn contro la premier: “I Tories dicevano che i negoziati sarebbero stati facili, ora ognuno salta alla gola dell'altro”. Bruxelles: “Sulle questioni finanziarie non ci sono progressi sufficienti”
La premier britannica davanti alla Camera dei Comuni: "Per una nuova partnership servono capacità di guida e flessibilità, non solo da parte nostra, ma anche da parte dei nostri amici europei". Oggi a Bruxelles, al via il quinto round di negoziati
Stop di Commissione ed eurodeputati alla "fase B" dei negoziati. Il discorso di Theresa May a Firenze non ha convinto Bruxelles
Nella primavera del 1988, fra le montagne della Bosnia, viene ritrovato un bambino cresciuto fra i lupi. Gli viene dato il nome di Haris e viene inviato in Serbia, all'orfanotrofio di Belgrado, dove è affidato alle cure di Ilke. Qui diventa amico inseparabile del piccolo Žika e, col tempo, impara a pronunciare le sue prime parole. Ma nel 1992, nel pieno della guerra, le autorità locali lo costringono a tornare in Bosnia, dove viene armato di fucile e spedito al fronte. E una notte, per la prima volta nella sua vita, il ragazzo prende una decisione tutta sua.
L'incontro tra il variopinto mondo suburbano di un ironico senegalese in cerca di un permesso di soggiorno e le solitudini di una donna parigina in cerca di se stessa diventa, per entrambi, l'antidoto contro l'emarginazione sociale.